Il Canada rilancia
il settore petrolifero

15/05/2013

Le esportazioni di petrolio canadese, attualmente intorno al 25% delle esportazioni totali, potrebbero aumentare  nei prossimi anni. La produzione  è passata da 2 a 3,5 milioni di barili al giorno (mbd) negli ultimi 13 anni, soprattutto grazie allo sviluppo dei giacimenti di sabbie bituminose in Alberta. Il Canada potrebbe arrivare entro il 2020 a produrre fino a 5,5 mbd –  di cui 3,5 milioni estratti da sabbie bituminose.

Il settore energetico canadese è legato a quello degli USA, soprattutto per le infrastrutture di trasporto. L’assenza di infrastrutture adeguate per il trasporto del greggio ha reso le esportazioni canadesi poco competitive sul mercato globale, perciò le aziende straniere hanno accantonato i progetti di sviluppo della produzione o hanno addirittura abbandonato il paese.   Ora il governo  della regione di Alberta chiede la collaborazione degli USA per costruire o ampliare oleodotti – ad esempio costruire il Trans Canada Corp.’s Keystone, progettato per una capacità di 830.000 barili al giorno, e ampliare la capacità  dell’Alberta Clipper fino a 880.000 barili al giorno (vedere mappa a lato)

L’Alberta vorrebbe anche diversificare i mercati di esportazione ed essere meno dipendente dagli USA, perciò ha pianificato la creazione di un oleodotto fra i giacimenti e i porti della British Columbia. È stato  proposto di aumentare la capacità dell’ormai obsoleto Trans Mountain (capacità attuale di 300.000 barili al giorno), e di costruire il Northern Gateway, con  una capacità di 500.000 barili al giorno, per unire i giacimenti al porto di Kitimat 

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