Il progetto South Stream (joint venture fra Gazprom ed ENI) dovrebbe essere realizzato in anticipo sulle previsioni.
Il 20 febbraio Vladimir Putin ha annunciato che i lavori inizieranno entro il 2012, anziché nel 2013. Il percorso del progetto è stato modificato per attraversare non più le acque territoriale ucraine del Mar Nero, ma quelle della Turchia.
Sempre più dubbi si hanno invece sul progetto Nabucco, che dovrebbe portare in Europa il gas dei giacimenti azeri sviluppati dalla BP, o eventualmente il gas del nord Iraq. I costi appaiono eccessivi, nelle condizioni attuali di crisi di mercato, e le fonti di approvvigionamento poco stabili politicamente. Il Nabucco è il progetto favorito dall’UE.
Un altro gasdotto è in competizione con il Nabucco per il trasporto del gas azero: il TANAP, Trans Anatolian Gas Pipeline. Al TANAP partecipano la compagnia statale per l'energia azera Socar (80%) e due compagnie turche. L’accordo è stato firmato lo scorso dicembre. I lavori per l'infrastruttura, che avrà un costo stimato di 3,8 miliardi di euro, dovrebbero iniziare nel 2012 e concludersi a fine 2017. Non è ancora certo il percorso esatto del gasdotto, che dovrebbe arrivare al confine europeo della Turchia.
La Turchia è comunque il nodo di transito di tutti i progetti di trasporto del gas e del petrolio dall’Asia Centrale o dall’Iraq in Europa. Il suo ruolo geopolitico è perciò destinato ad aumentare di importanza nei prossimi decenni.
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