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L’India ha in corso la più grande riorganizzazione militare dalla fondazione del paese nel 1947. Il focus dell’India è stato sino ad ora il pericolo rappresentato da un Pakistan nuclearizzato ai suoi confini occidentali. Ora però il maggior pericolo è rappresentato dalla Cina e dalla sua proiezione di potere nell'Oceano Indiano. L’esercito indiano ha deciso di istituire tre nuovi comandi che coinvolgono tutti e tre i rami dell'esercito (esercito, aeronautica e marina). Ma la vastità della ristrutturazione e la consueta lentezza burocratica faranno sì che il processo richieda molti anni.
L'India lancerà il primo dei tre comandi integrati in occasione del 76° anniversario dell’Indipendenza. Avrà sede a Jaipur e si concentrerà sul confine occidentale con il Pakistan. Un secondo Northern Command con sede a Lucknow si concentrerà sui pericoli provenienti dalla Cina lungo il confine himalayano. Il comando marittimo, nel frattempo, avrà sede a Karwar, nello stato sud-occidentale del Karnataka, e si concentrerà sulla difesa della costa meridionale e delle acque dell'Oceano Indiano.
I primi due comandi saranno guidati a rotazione dai massimi comandanti dell'esercito e dell'aeronautica, mentre il terzo sarà guidato da un ufficiale di marina che riporterà direttamente al Capo di Stato Maggiore della Difesa. Le nuove piattaforme integrate saranno composte da tutti i comandi dell'esercito, dell'aeronautica e della marina. Sono previsti anche altri comandi congiunti guidati da ufficiali responsabili di logistica, addestramento, cyber, spazio, missili e intelligence.
Crisi sociali, politiche ed economiche hanno grandemente indebolito il Pakistan negli ultimi 15 anni, perciò la sua leadership ha recentemente cercato di guidare il paese verso la normalizzazione delle relazioni e del commercio con l'India. Il Pakistan è sempre più concentrato sui confini occidentali, dove crescono le insurrezioni guidate dai ribelli islamisti e dai separatisti beluci. Tuttavia New Delhi non può abbassare troppo la guardia, data l'incertezza della situazione a lungo termine col Pakistan.
La Cina è diventata sempre più ostile nell’ultimo decennio. Il confine di terra (2200 chilometri sull’Himalaya) probabilmente si riscalderà con l'intensificarsi della concorrenza USA-Cina e con l'aumentare dell'allineamento USA-India. Sarà però cruciale la capacità dell'India di agire economicamente e militarmente nella più ampia regione indo-pacifica, sia per trasformarsi in potenza globale, sia per diventare un saldo alleato dell’Occidente. La sicurezza marittima è diventata di importanza primaria da quando la Cina ha lanciato la strategia String of Pearls, che prevede la costruzione di piattaforme militari e commerciali lungo l'Oceano Indiano.
La nuova struttura di comando è progettata per consentire all'India di proteggersi da eventuali minacce provenienti da Pakistan e Cina, soprattutto nel caso in cui i due paesi colludano contro Nuova Delhi. Ha anche lo scopo di preparare l'India a un'importante partnership con gli Stati Uniti e altri alleati per garantire la sicurezza regionale. Ma…chissà in quali tempi si realizzerà tutto ciò?
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