Il 21 e il 22 giugno il viceministro russo Sergei Ivanov e il ministro della difesa Anatoly Serdyukov si sono recati in visita a Parigi per incontrare il presidente francese Nicolas Sarkozy, che ha recentemente acconsentito alla vendita di due navi d’assalto Mistral - capaci di imbarcare elicotteri, truppe, veicoli militari ed equipaggiamento – alla Russia.
In cambio Parigi intende acquistare parte delle infrastrutture strategiche russe approfittando dell’imminente ondata di privatizzazione annunciata dal Cremlino: la Total dovrebbe acquisire a breve il 12% della Novatek, società posseduta per il 10% da Gazprom – e raggiungere quota 19,4% entro il 2013, riservandosi l’opzione di acquistare fino al 49% negli anni successivi. Total rileverà poi il 20% del progetto Yamal per il Gas Naturale Liquefatto – che dovrebbe entrare in funzione nel 2016 – già forte dell’esperienza tecnica acquisita nel progetto Snohvit GNL con la norvegese Staoil. Inoltre l’azienda militare francese Thales potrebbe acquisire il 10% dalla Russian Technologies, grande azienda militare russa.
La Francia accelera la cooperazione con la Russia per non farsi prendere in contropiede dal rapido riavvicinamento russo-tedesco, che subirà un’ulteriore accelerata dopo la decisione di ritirarsi dal nucleare – scelta che renderà la Germania più dipendente dal gas russo, almeno nel breve periodo.
1) perché vuole avere accesso alla tecnologia militare francese;
2) perché stringendo legami con i leader dell’UE, Francia e Germania, potrà condizionarne le scelte future.
Mosca punta alle banche austriache
Le due maggiori banche russe VTB e Sberbank hanno dichiarato di voler acquistare quote dalle banche austriache alla vigilia del secondo round di stress test a luglio.
Dal 2004 in poi le banche austriache si sono espanse nell’Europa dell’Est aprendo molte filiali e offrendo molto credito per lo sviluppo economico locale. La rapida crescita economica dei paesi dell’Est negli ultimi anni è stata dovuta soprattutto all’ingente flusso di denaro a basso costo arrivato tramite le banche estere – soprattutto quelle austriache. L’eccessiva liquidità ha però alimentato bolle speculative incontrollabili, specialmente nel settore immobiliare. Ora il mercato immobiliare è crollato, provocando gravi perdite alle banche austriache, che non riescono a farsi restituire i prestiti erogati.
Acquistando le banche austriache e impegnandosi a ricapitalizzarle, Sberbank e VTB penetreranno sui mercati dell’Est e potranno condizionarne le scelte economiche future, senza però procedere ad acquisti alla luce del sole, che potrebbero suscitare la reazione dell’opinione pubblica dei paesi dell’Est, intimoriti dall’espansionismo russo.
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