Più spazio al Sud del mondo

15/07/2023

Da un articolo di Allison Fedirka per Geopolitical Futures (7 luglio 2023).

 

La pandemia di COVID-19 ha obbligato tutti i paesi a ripensare la struttura fondamentale della propria economia, poi le interruzioni della catena di approvvigionamento causate dalla guerra in Ucraina hanno aggiunto un sapore politico inaspettato al riallineamento già in corso. Il riallineamento principale vede in gioco le maggiori potenze, ma probabilmente il risultato più importante del futuro ordine mondiale sarà lo spazio aperto ai paesi del Sud del mondo.

La geopolitica tradizionale tende a vedere il mondo attraverso un paradigma est-ovest, perché le economie più ricche e avanzate del mondo e le forze armate più potenti risiedono nell'emisfero settentrionale. La divisione nord-sud del mondo segue vagamente la posizione geografica, ma ha radici nell’economia. C’è storicamente un alto grado di disparità economica fra nord e sud, perpetuato da un'economia globale che ha favorito i paesi sviluppati a scapito di quelli in via di sviluppo, anche perché i paesi alla periferia del sistema geopolitico tendono a reagire tardivamente agli avvenimenti globali più che ad esserne protagonisti.

Nel tentativo di isolarsi dai capricci delle grandi potenze durante la Guerra fredda, i paesi più deboli istituirono organizzazioni quali il Movimento dei non allineati per gli aspetti politici e il G-77 per gli aspetti economici. Ma forze economiche globali sulle quali avevano scarso controllo causarono il fallimento di entrambe le organizzazioni. Negli anni '70 aumentarono i tassi di interesse, aumentò la disoccupazione, diminuì il potere d’acquisto dei salari e diminuì la domanda globale. I paesi in via di sviluppo si trovarono in crisi di liquidità. Il calo dei prezzi delle materie prime e il calo delle esportazioni fece precipitare i paesi poveri nella crisi del debito negli anni '80. La fine della Guerra fredda e la rapida globalizzazione offrirono un po' di tregua, ma i paesi del Sud del mondo sono rimasti ai margini del sistema geopolitico. Ora il nuovo momento di caos offre loro una bella opportunità.

Tutti i paesi oggi sono ipersensibili alle vulnerabilità delle catene di approvvigionamento e stanno cercando di ridurre i rischi. Le alternative al sistema finanziario SWIFT sono diventate più attraenti per i paesi che hanno pochi rapporti economici con gli USA. La distorsione nei mercati delle materie prime stanno ridefinendo il valore geopolitico di alcuni paesi. Risorse, ubicazione e condizioni possono conferire ai paesi nuove leve economiche. Brasile e India guidano il campo. L'India è diventata economicamente essenziale per la Russia e politicamente e militarmente importante per gli Stati Uniti. Il Brasile cerca di negoziare condizioni molto migliori nel tanto atteso accordo di libero scambio UE-Mercosur. Paesi dell'Asia centrale come il Kazakistan e l'Uzbekistan si ritrovano corteggiati da Russia, Turchia, Cina, Stati Uniti e UE.

Il vero punto di svolta, tuttavia, è la nuova competizione tra le economie avanzate per ottenere il favore del Sud del mondo. In passato il Nord era tanto dominante politicamente ed economicamente da poter stabilire unilateralmente i termini degli accordi con il Sud. Oggi il Nord è costretto a fare molto più affidamento sulla cooperazione.

Un'importante apertura è arrivata dalla Francia a metà giugno, quando Parigi ha chiesto di partecipare al prossimo vertice BRICS che si terrà ad agosto a Johannesburg, in Sudafrica. La Francia diventerebbe così il primo paese del ricco Nord a partecipare a un incontro dei BRICS (organizzazione fondata da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). La Francia del presidente Macron ha lavorato per liberarsi dell’immagine di vecchia potenza coloniale e impegnarsi con il Sud su un piano più paritario. Parigi vuole ridurre le simpatie filo-russe del Sud del mondo, offrendo alternative. Mosca ha respinto la richiesta di Parigi, anche se la decisione spetterà alla fine al Sudafrica in quanto paese ospitante.

Il governo giapponese ha pubblicato recentemente un documento che sottolinea la crescente importanza del Sud del mondo nel sistema internazionale. Il Libro bianco giapponese sull'economia e il commercio internazionale del 2023 divide l'economia globale in tre blocchi: l'Occidente guidato dagli Stati Uniti; l'Oriente guidato da Cina e Russia, poi l’insieme delle nazioni neutrali. La priorità è costruire e rafforzare la cooperazione con queste nazioni, con particolare attenzione all'India, al sud-est asiatico e ai paesi africani riuniti nel quadro della Conferenza internazionale di Tokyo. Inoltre all'inizio del 2023 il ministro degli esteri giapponese ha visitato l'America Latina. Le aziende giapponesi pianificano di trasferire importanti investimenti dalla Cina ai membri dell'ASEAN e ad altri paesi nel Sud del mondo.

"Global South" è per ora un termine di convenienza, non una realtà organizzata. La maggior parte delle interazioni nel Sud del mondo avviene a livello bilaterale. Per questo India e il Brasile sono così attivi in questo momento. Inoltre molti paesi del Sud del mondo soffrono di una cronica instabilità interna che limita la loro capacità di capitalizzare le fluttuazioni internazionali. Resta poi da vedere se il Nord riuscirà a ristabilire rapporti dominanti nel Sud del mondo, o se il Sud inizierò ad agire sul sistema geopolitico in modo inaspettato. Sarà comunque un cambiamento che segnerà il futuro del mondo.   

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