Dal 1° marzo l’Uruguay ha un nuovo governo, il cui principale obbiettivo sarà rilanciare la crescita. L’economia uruguaiana è stata messa in difficoltà dal crollo del prezzo mondiale delle materie prime e dei prodotti alimentari che costituiscono il nocciolo delle sue esportazioni (si veda il grafico cliccabile qui sotto) e dalle tensioni all’interno del Mercosur, il mercato comune di cui fa parte insieme ad Argentina, Brasile, Paraguay e Venezuela.
L’interscambio dell’Uruguay è soprattutto con il Brasile e l’Argentina. Mantenere l’equilibrio degli scambi con questi due paesi vicini è la prima necessità dell’Uruguay. Ma ora l’Argentina non soltanto attraversa un periodo di protezionismo, ma ha deciso di non utilizzare più i porti uruguaiani perché Montevideo non ha ratificato l’Accordo Multilaterale del Mercosur sul trasporto marittimo. Questo ha fatto diminuire del 18% il traffico nel porto di Montevideo.
L’inflazione in Uruguay è alta, come in tutti i paesi del Mercosur, tanto che negli ultimi anni il governo ha deciso di congelare i prezzi dei prodotti alimentari.
L’Uruguay dovrà cercare di incentivare i rapporti con altri Paesi e altre parti del mondo, senza abbandonare il Mercosur. Ha già stretto un accordo di libero scambio con il Messico, e sta collaborando politicamente con il Brasile per convincere gli altri membri del Mercosur a stringere un rapporto di libero scambio con l’Unione Europea.
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