Il 15 dicembre la banca centrale iraniana ha dato il permesso alle banche di emettere obbligazioni da offrire all’estero, per un valore di 1,33 miliardi di euro e con scadenza da uno a cinque anni.
L’Iran si trova in condizioni economiche difficili perchè il prezzo del petrolio – da cui proviene l’80% dei guadagni del paese – è crollato.
In questi casi i produttori di petrolio emettono prestiti obbligazionari, che ripagano quando i prezzi del petrolio salgono nuovamente. Ma l’Iran, che a causa della sua politica estera radicale è stato inserito nella lista degli stati canaglia, non può rivolgersi alle istituzioni finanziarie internazionali.
La Russia e la Cina sono le uniche fonti di aiuto finanziario per l’Iran, ma devono affrontare anche loro le conseguenze della crisi mondiale.
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