Da un articolo di Jesse Arm, pubblicato sul City Journal del 4 agosto 2025
Wesley LePatner era amministratrice delegata senior del gruppo Blackstone, il più grande gestore di fondi di investimento al mondo. Era amministratrice del Real Estate Income Trust del Gruppo, che gestisce 53 miliardi di dollari. Era anche madre di due figli, filantropa e membro attivo della comunità ebraica di New York. Lunedì è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco nell'atrio del suo ufficio nel centro di Manhattan dal pluriomicida Shane Tamura. Pare che il suo assassino avesse come obiettivo la National Football League, che è nello stesso edificio. Ma nel giro di poche ore decine di migliaia di utenti – per lo più anonimi - su Reddit, Facebook, X e altri social media - alcuni con emoji transgender o con la bandiera palestinese – hanno inneggiato alla morte della dirigente. Il suo status è subito diventato licenza di crudeltà per i commentatori, che hanno deriso il suo successo, liquidato la sua filantropia come falsa e dipinto il suo gruppo di lavoro come agente del Male. Il messaggio era inequivocabile: bravo Shane, che l’hai ammazzata!
Questa grottesca manifestazione di rabbia di classe e nichilismo propagato online trasforma vittime innocenti in capri espiatori di furia morale. Quelli che un tempo erano mormorii inquietanti di piccole frange ora sono fenomeni che si espandono e raggiungono le masse, invitando alla crudeltà. È il fenomeno che viene oggi definito ‘Luigismo’, dal nome di Luigi Mangione, l’estremista laureato in una costosissima università d’élite, che ha assassinato l’amministratore della United Healthcare Brian Thompson lo scorso dicembre. Il Luigismo è l'idea che la violenza sia la risposta legittima a quelle che vengono percepite come ingiustizie del capitalismo. Se la vittima rappresenta la ricchezza, la razza bianca, l'ebraismo filo-israeliano o il potere istituzionale, l'omicidio può essere non soltanto giustificato, ma persino ammirato. Mangione non è ancora stato processato, ma è già stato canonizzato. I social media sono pieni di fans, gli influencer ne elogiano la bellezza. È possibile acquistare gadget con le sue fattezze e lo slogan "Mamma, sono innamorata di un criminale". La community "Luigi libero" conta decine di migliaia di membri. Sono stati raccolti più di 1 milione di dollari per la sua difesa legale e, secondo i sondaggi, oltre il 40% degli elettori sotto i 30 anni afferma che l'omicidio di Thompson è stato "accettabile".
Ciò che rende il Luigismo pericoloso è proprio l’esaltazione morale della violenza. L'innocenza non conta. Il contesto non conta. La vittima non è vista come persona, ma simbolo di privilegi ‘ingiusti’, perciò la sua morte può essere etichettata come ‘giustizia’. È una visione del mondo basata su capri espiatori e sacrifici umani.
La figura politica più in vista a flirtare con il Luigismo è probabilmente Zohran Mamdani, che potrebbe diventare il prossimo sindaco di New York. Uno dei principali collaboratori di Mamdani ha elogiato l'assassino del dirigente di United Healthcare. Lo stesso Mamdani ha definito la polizia di New York "malvagia e corrotta", ha sostenuto che "la liberazione queer significa togliere i fondi alla polizia" e si è impegnato a sciogliere il gruppo di pronto intervento della polizia.
Ai ‘luigisti’ si affiancano i millennial socialisti, che ancora vogliono abolire la proprietà privata (benché il comunismo sia storicamente fallito) e chiedono ‘l’intifada globale’. Anche loro giustificano la violenza basata sull'identità e sullo status di classe.
C'è anche un filo conduttore antisemita. Le stesse folle online che hanno celebrato l'omicidio di LePatner hanno applaudito l'attacco incendiario mirato alla casa del governatore ebreo della Pennsylvania Josh Shapiro e l'assassinio di due membri dello staff dell'ambasciata israeliana a Washington, D.C.
Wesley LePatner non è stata esplicitamente assassinata per le sue idee politiche, il suo lavoro, la sua ricchezza, la sua etnia o la sua filantropia – potrebbe addirittura essere stata assassinata per errore. Ma subito il suo status ha portato un crescente contingente di nichilisti a celebrare la sua morte. Questo è il potere oscuro del Luigismo: non ha bisogno di motivazioni chiare o coerenti per infliggere gravi danni al tessuto sociale.
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