Il ruolo cruciale del Pakistan nella strategia militare cinese

27/05/2025

L’attacco aereo dell’India al Pakistan dello scorso 7 maggio, in rappresaglia dell’attacco terroristico in Kashmir di due settimane prima, ha costituito il primo test importante per i sistemi aerei di fabbricazione cinese, usati con competenza dai Pakistani.

La guerra tra India e Pakistan, durata quattro giorni, ha messo in luce l’aumentata letalità di jet e missili cinesi contro gli aerei occidentali. Aerei cinesi J-10C armati con missili aria-aria a lungo raggio PL-15E hanno abbattuto tre caccia Rafale francesi, forse un MiG-29 e un Sukhoi-30 russi. Dopo anni di ricerca e miliardi di dollari di investimenti, la Cina sta dunque diventando competitiva nel settore dell’aviazione e dell’avionica.

 

I media hanno iniziato a ipotizzare che cosa questo significhi per la capacità della Cina di conquistare Taiwan. Oltre alle recenti esercitazioni di accerchiamento di Taiwan, la marina cinese ha esteso le esercitazioni a nord fino alle Isole Aleutine, vicino all’Alaska, e a sud fino al Mar di Tasman, tra Australia e Nuova Zelanda.

Il Pakistan è il maggiore acquirente di armi della Cina, rappresentando il 63% delle esportazioni di armi cinesi dal 2020 al 2024, secondo lo Stockholm International Peace Research Institute. Ha anche un esercito grande e potente e dispone di un proprio sofisticato programma di sviluppo di armi. Questo rende il partenariato di difesa Pakistan-Cina particolarmente significativo. La Chengdu Aircraft Corp., che produce il J-10C, ha sviluppato congiuntamente il JF-17 con il Pakistan Aeronautical Complex. Il contributo chiave del Pakistan è l’integrazione di avionica, motori, cellule e armi. Questa capacità di integrazione dei sistemi, unita a decenni di esperienza nella lotta contro le forze armate indiane e dunque alla necessità di innovazione costante, ha aiutato il Pakistan a sviluppare le competenze umane di cui la Cina è carente. L’India sostiene che la collaborazione fra Cina e Pakistan copre anche il sistema satellitare.

Ora Pechino dovrà valutare come Washington e Nuova Delhi risponderanno a questa evoluzione.

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