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A gennaio 2020 è stato inaugurato ufficialmente il Turkstream, duplice gasdotto che porterà il gas russo da un lato in Turchia, dall’altro in Bulgaria, Serbia, Ungheria e Slovacchia. Il gas russo può ora raggiungere i Balcani senza attraversare l’Ucraina, togliendo all’Ucraina un punto di vantaggio in ogni negoziazione con la Russia. Il gas ha già iniziato a fluire in Bulgaria, la parte di condotta che arriva in Serbia, Ungheria a Slovacchia è ancora in costruzione.
Il Turkstream entra in competizione con il Gasdotto Transanatolico, o TANAP, completato nel 2018, che arriva in Turchia e in Grecia dall’Azerbaigian. La Turchia ha così possibilità di negoziare con due grandi fornitori, anziché dipendere da uno solo.
Il Congresso americano ha autorizzato sanzioni economiche al progetto Turkstream, che il presidente potrà attuare, se e quando lo riterrà necessario. Le sanzioni potrebbero essere applicate in futuro alla Turchia, ad esempio, ma anche ai paesi europei dei Balcani, che invece non hanno fornitori alternativi alla Russia.
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