Il 16 giugno 2010 le autorità paraguaiane, in collaborazione con l’Interpol, hanno arrestato Moussa Ali Hamdan, di nazionalità libanese, per riciclaggio di denaro sporco, furto di autoveicoli e videogiochi. A quanto pare
i proventi delle operazioni illecite venivano spediti in Libano e servivano a finanziare le attività di Hezbollah. Hamdan presto dovrebbe essere estradato negli Stati Uniti – entro sei settimane.
Hezbollah è solita finanziarsi attraverso attività illecite (ad esempio attraverso il furto d’auto negli Stati Uniti), e sin dagli anni ’80 è presente nell’area di confine fra Paraguay, Brasile e Argentina (
vedi mappa a lato), dove confluiscono i fiumi Parana e Iguazu. Questa regione è sempre stata teatro di attività criminali – dal riciclaggio di denaro sporco al traffico di droga e armi.
Qui inoltre vive una minoranza araba – soprattutto libanese – piuttosto corposa, specialmente a Ciudad del Este – dov’è stato arrestato Hamdan.
È probabile che le due autobombe esplose di fronte al centro ebraico (1992) e all’Ambasciata di Israele (1994) a Buenos Aires siano state fabbricate in questa regione da membri di Hezbollah.
A cura di Davide Meinero
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