La svolta strategica del Kazakistan:
gli Accordi di Abramo come via d'accesso ai mari

10/12/2025

Il 6 novembre 2025 il Kazakistan ha annunciato di aderire agli Accordi di Abramo, "esclusivamente nell'interesse del Kazakistan".

La mossa fa parte di una strategia per superare i propri limiti di paese senza sbocco sul mare e attenuare il dominio che Russia e Cina esercitano sull'Asia centrale. Il Medio Oriente è il corridoio più diretto dall'Asia centrale verso il mare aperto, per avere accesso al Medio Oriente è necessario cooperare con la nuova architettura geostrategica guidata dagli Stati Uniti. Trump e Tokayev hanno tenuto una videochiamata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu il giorno prima dell’annuncio pubblico.

Gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein, il Marocco e il Sudan hanno aderito agli Accordi di Abramo nel 2020, stabilendo relazioni formali con Israele. Kazakistan invece ha relazioni diplomatiche formali con Israele sin dal 1992.

Anche la Turchia, stretto alleato del Kazakistan, ha relazioni diplomatiche con Israele dal 1948, eppure rimane ostile nei confronti di Israele, aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla realtà regionale. Perché il Kazakistan si impegna in questa impresa proprio in questo momento?

Il Kazakistan è intrappolato dalla geografia. Lo sbocco più breve e strategico si trova a sud-ovest, verso il Medio Oriente e l'alto mare. I due anni trascorsi dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele hanno profondamente rimodellato il Medio Oriente, indebolendo l'influenza regionale dell'Iran e creando opportunità per nuovi schieramenti di potere. Il Kazakistan considera questo quadro in evoluzione un'opportunità strategica per estendere la propria influenza oltre l'Asia centrale e assicurarsi l'accesso ai corridoi critici del sud-ovest. Allineandosi all'iniziativa di politica estera simbolo dell'amministrazione Trump, gli Accordi di Abramo, il governo di Tokayev si sta posizionando come attore in Medio Oriente.

Il Kazakistan ha visto come l'Azerbaigian ha sfruttato i suoi stretti legami con la Turchia e Israele per rafforzare la propria influenza regionale attraverso iniziative diplomatiche ed energetiche in Siria. L'esperienza di Baku dimostra i vantaggi strategici dell'ancoraggio alle politiche sostenute dagli Stati Uniti per rafforzare la propria influenza in una regione critica.

Il Kazakistan sta monitorando attentamente l'evoluzione politica dell'Iran, perché queste dinamiche plasmeranno direttamente le sue opzioni geostrategiche. Il Kazakistan deve riuscire a mantenere stretti legami con le altre nazioni turche, Turchia e Azerbaigian, e al contempo rafforzare l'impegno economico con l'Iran, che guarda sempre con sospetto alle iniziative pan-turche. Turchia e Iran sono sempre state concorrenti per l'influenza in Medio Oriente.

Sfruttando queste relazioni multiformi, il Kazakistan mira a integrare l'Asia Centrale in modo più efficace nelle reti geoeconomiche globali. Se ci riuscirà, sarà anche in pieno allineamento con il quadro statunitense per il Medio Oriente.       

Lascia un commento

Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!

Accedi

Non sei ancora registrato?

Registrati

I vostri commenti

Per questo articolo non sono presenti commenti.