Come è cambiata la guerra in Ucraina

10/11/2025

(da un’analisi di George Friedman per GPF del 11 novembre 25)

Da giorni infuria la battaglia a Pokrovsk, nel Donetsk. La presa di Pokrovsk fa parte della campagna russa per accerchiare le forze ucraine e prendere il controllo di una più ampia area strategica vicino al Mar Nero, oltre la regione che la Russia già controllava all’inizio della guerra.

La Russia sta usando tattiche molto diverse da quelle utilizzate in passato. L'invasione iniziale del 2022 consisteva in diverse grandi offensive separate, progettate per frantumare e separare le forze ucraine e poi occupare il paese. Fallita quella strategia, Mosca ora concentra le forze in modo da sopraffare e distruggere i difensori ucraini lungo il fronte orientale. L'intento è distruggere sistematicamente le forze ucraine in scontri multipli in aree limitate, al fine di disperderle. La logica operativa è che l'Ucraina non può continuare ad assorbire perdite in tanti piccoli scontri, perché ha un esercito di proporzioni ridotte rispetto a quello russo. La guerra in Ucraina è diventata una guerra di logoramento, in cui contano i numeri: chi ha più uomini e più mezzi prima o poi vince. Dato l'alto tasso di perdite, nelle guerre di logoramento conta molto anche il morale delle truppe. Il morale non può essere quantificato, né è prevedibile a lungo termine. La Russia scommette che il gran numero di perdite spezzerà la resistenza ucraina.

Gli Ucraini però sono in grado di ritirarsi costantemente e ridurre la lunghezza delle loro linee di rifornimento, mentre quelle russe si allungano, divenendo più vulnerabili agli attacchi con droni. Per la Russia diventa imperativo impedire alle forze ucraine di ritirarsi: le debbono accerchiare e distruggere. Questa per la Russia è l'unica via per la vittoria. Per gli Ucraini è invece necessario evitare l'accerchiamento delle truppe, avvicinarsi ai rifornimenti e ai rinforzi e far allontanare i Russi dalle loro basi, effettuando ritirate a un ritmo sufficientemente rapido da causare un fallimento logistico russo. In altre parole, gli conviene sembrare perdenti mentre si preparano allo scontro nel momento di crisi della logistica russa.

Questa è la teoria. A volte queste strategie funzionano davvero. L'Ucraina ha il vantaggio di difendere la propria patria, quindi il morale potrebbe essere dalla sua parte. C'è poca gloria ma molto sangue in questo tipo di guerra. La vittoria spetta a chi è meno esausto dopo una serie di scontri disperati. È un balletto orribile. La Russia sa che i numeri sono dalla sua parte, per questo non ha ancora accettato un cessate il fuoco o un accordo.

Lascia un commento

Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!

Accedi

Non sei ancora registrato?

Registrati

I vostri commenti

Per questo articolo non sono presenti commenti.