A partire dagli scontri del 2020 tra militari cinesi e indiani nella valle di Galwan, nel Ladakh conteso fra India e Cina, la Cina ha fortemente potenziato la propria presenza militare lungo la Linea di controllo effettivo (LAC). Ora schiera circa 20.000-25.000 soldati nelle regioni di Ngari e Shigatse, affiancati da unità di artiglieria, difesa aerea e logistica. La Cina potrebbe schierare altri 50.000 soldati nel giro di pochi giorni grazie a infrastrutture stradali e aeree ben sviluppate.
Pechino ha inoltre ampliato i siti logistici di Tingri, Yutian e Yarkant (vedasi la mappa in testata) e mantiene avamposti chiave a Burang e Lhunze. Sebbene non siano basi aeree vere e proprie, questi siti forniscono supporto logistico e di mobilità alle operazioni lanciate dalle basi più grandi e potenziate di Shigatse, Lhasa Gonggar e Hotan, che ospitano aerei da combattimento e da trasporto. Bombardieri strategici come l'H-6K sono comparsi in schieramenti a rotazione. La Cina si affida inoltre a una costante sorveglianza aerea e a una rete di difesa aerea a strati, comprendente sistemi missilistici a lungo e medio raggio, piattaforme mobili a corto raggio e una copertura radar integrata che si estende in profondità nello spazio aereo indiano. Il vantaggio operativo di Pechino è proprio la sua estesa infrastruttura. Le autostrade G219 e G315 e la ferrovia Golmud-Lhasa-Shigatse consentono rapidi spostamenti delle forze. Aree di sosta situate entro 200 chilometri (124 miglia) dalla Linea di controllo (LAC) ospitano mezzi corazzati, artiglieria e rifornimenti.
L’India schiera 90.000-120.000 soldati in Ladakh, Sikkim e Arunachal Pradesh. È in vantaggio per quanto riguarda le truppe preposizionate e il trasporto aereo ad alta quota, con aerei strategici operativi da Leh e Nyoma. Ha inoltre accelerato la costruzione delle infrastrutture di confine, avendo costruito oltre 60 ponti e 1.400 chilometri di strade dal 2020 in poi, compresi percorsi e tunnel adatti a tutte le condizioni atmosferiche. La Cina fa affidamento su basi posizionate 150-300 chilometri dalla LAC, mentre l'India mantiene forze armate, aeroporti e centri logistici entro 50 chilometri dal confine, consentendo una rapida risposta tattica e una presenza sostenuta nei punti critici ad alta quota.
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