Il nastro bianco
di Michael Haneke

05/08/2014

Il nastro bianco è una lucida indagine sull’origine psicologica del nazismo. La serie di eventi incresciosi che si susseguono in un villaggio della Germania settentrionale alla vigilia della Prima Guerra Mondiale colpisce le persone più indifese ed è il riflesso di una realtà sociale fondata sull’autoritarismo e una cupa religiosità che non lascia spazio alla libertà degli individui. È un viaggio che si addentra sempre più a fondo nella psiche del persecutore, fondata sulla presunta purezza, l’obbedienza cieca, la paura del più forte e la rivalsa sul più debole. Il risultato è la macchina senza volto della Shoah, la stessa che Spielberg ha rappresentato sotto le sembianze di un’autocisterna folle in Duel, che dunque possiamo considerare il film gemello de Il nastro bianco.

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