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Duel, il film che ha fatto conoscere Steven Spielberg alle platee dei cinque continenti, è molto più di un thriller di straordinaria fattura. Per tutto lo sviluppo dell’opera vediamo il protagonista David Mann subire la caccia spietata di un’autocisterna il cui conducente rimane nell’ombra: l’uomo, Mann in tedesco, si chiama David, come il re simbolo del popolo ebraico, ed è braccato da un male senza volto, dallo sguardo fisso e immoto che, come quello che si è manifestato nella Shoah, non può venire compreso e affrontato con le armi dell’intelletto. Soltanto alla fine, quando David guarderà direttamente e apertamente il suo persecutore, riuscirà a vincere il duello e salvarsi.
Raccomandiamo di vedere questo film insieme a Il nastro bianco. Si tratta di due opere che affrontano lo stesso argomento in maniera speculare: in Duel vediamo il male dal punto di vista della vittima inseguita, ne Il nastro bianco ci immergiamo lentamente nella psiche del persecutore.
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