Israele si difende dai Qassam

27/04/2009

Il 21 aprile 2009 il ministro della difesa israeliano Ehud Barack ha dichiarato che Gerusalemme acquisterà dei sistemi antimissile statunitensi Phalanx per proteggersi dai Qassam e dagli altri razzi lanciati dalla striscia di Gaza.
 
I razzi Qassam sono estremamente imprecisi, provocano pochi morti e non rappresentano una minaccia strategica per lo stato. Finora Hamas si è servito in modo massiccio dei Qassam per colpire Israele, ma recentemente ha iniziato a utilizzare artiglieria di lungo raggio molto più precisa. Per questo il dispiegamento di sistemi antimissile nella parte meridionale del paese potrebbe erodere ulteriormente la capacità di Hamas di colpire i territori israeliani. 
 
I sistemi Phalanx sono a corto raggio ma si sono rivelati efficaci nella protezione di città e infrastrutture specifiche. I razzi lanciati da Hamas di solito sono diretti verso luoghi precisi – ad es. Sderot, nel Negev occidentale – e provengono quasi sempre dagli stessi settori di Gaza.
L’investimento nella tecnologia Phalanx, ormai testata da diverse decadi, permetterà a Israele di dotarsi rapidamente di una protezione contro gli attacchi esterni.
Il 21 aprile 2009 il ministro della difesa israeliano Ehud Barack ha dichiarato che Gerusalemme acquisterà dei sistemi antimissile statunitensi Phalanx per proteggersi dai Qassam e dagli altri razzi lanciati dalla striscia di Gaza.   I razzi Qassam sono estremamente imprecisi, provocano pochi morti e non rappresentano una minaccia strategica per lo stato. Finora Hamas si è servito in modo massiccio dei Qassam per colpire Israele, ma recentemente ha iniziato a utilizzare artiglieria di lungo raggio molto più precisa. Per questo il dispiegamento di sistemi antimissile nella parte meridionale del paese potrebbe erodere ulteriormente la capacità di Hamas di colpire i territori israeliani.    I sistemi Phalanx sono a corto raggio ma si sono rivelati efficaci nella protezione di città e infrastrutture specifiche. I razzi lanciati da Hamas di solito sono diretti verso luoghi precisi – ad es. Sderot, nel Negev occidentale – e provengono quasi sempre dagli stessi settori di Gaza. L’investimento nella tecnologia Phalanx, ormai testata da diverse decadi, permetterà a Israele di dotarsi rapidamente di una protezione contro gli attacchi esterni.

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