La Russia sperimenta il rublo digitale

01/09/2023

Il 14 agosto 2023 la Russia ha avviato la fase di prova di un rublo digitale basato sulla tecnologia blockchain, nella speranza di limitare l'impatto delle sanzioni internazionali. La banca centrale inizierà presto ad effettuare le prime transazioni in rubli digitali e i clienti delle banche partecipanti potranno chiedere di partecipare al test.

Poco è cambiato nel modo in cui le persone pagano le merci oggi rispetto a secoli fa. La maggiore differenza è la possibilità di pagare a distanza: strisciando le nostre carte di debito o di credito informiamo la nostra banca che desideriamo acquistare qualcosa, non importa in quale parte del mondo. Questa è la forma più semplice di moneta digitale – emessa da una banca commerciale e coperta da depositi. È l'unico tipo di denaro digitale garantito e regolamentato dalle banche centrali. La "moneta elettronica" invece è emessa da fornitori del settore privato. Le criptovalute sono emesse da privati.

La tecnologia utilizzata per regolare i pagamenti differisce da una valuta all'altra. Pagando con carta di debito o di credito, il nome del pagatore sarà noto al negozio e alle banche coinvolte nella transazione, che avverrà su di un server centralizzato. Altri pagamenti in denaro digitale possono essere centralizzati o decentralizzati e regolati tra più server. I server stessi possono essere pubblici o privati.

Tutti i pagamenti di beni materiali con moneta materiale sono decentralizzati: nessuno ha bisogno di sapere il tuo nome quando paghi un caffè in contanti. I pagamenti di danni o di servizi dematerializzati richiedono invece la garanzia di un terzo e la trasmissione dei dati delle parti coinvolte.

Il contante è utile perché è noto, è emesso da una banca centrale e i pagamenti sono regolati in modo decentralizzato. Le carte di credito o di debito sono utili perché i pagamenti sono garantiti da norme e regolamenti. Le criptovalute e altri metodi di pagamento digitalizzati sono preferiti da coloro che vogliono fare affidamento sulle norme commerciali e sull'innovazione per garantire il pagamento. Sono considerati più rischiosi. È importante sottolineare che le criptovalute e le altre valute digitali sono più una risorsa (uno strumento di accumulo e investimento) che una valuta tradizionale, perciò come tali sono trattate nei mercati dei capitali.

Una valuta digitale emessa da una banca centrale è la versione digitale dell'offerta di contanti delle banche centrali, con molti degli stessi attributi del denaro emesso dalle banche centrali. La banca centrale è responsabile della selezione e dello sviluppo della tecnologia utilizzata per regolare i pagamenti. Tutte le transazioni passano attraverso il server centrale o, con l'aiuto della tecnologia blockchain, alcuni server fidati. La banca centrale gestisce da sola tutti i dati dei suoi clienti. Detenere valuta digitale emessa dalla banca centrale è come detenere banconote, ma in più la banca centrale, quindi lo stato, conosce l’identità di chi usa la valuta e per quali scopi la usa. I governi dovrebbero quindi adottare nuovi standard etici.

Consideriamo situazioni ipotetiche. Un governo potrebbe portare il paese fuori della recessione mettendo denaro digitale sui conti di tutti i cittadini, con una scadenza programmata, costringendo i possessori a spenderlo velocemente. O potrebbe imporre tassi di interesse negativi con prelievo automatico dal conto, oppure attuare politiche fiscali e monetarie in automatico, senza necessariamente avere un mandato parlamentare per farlo.

130 paesi, che rappresentano il 98% dell'economia mondiale, stanno prendendo in considerazione versioni digitali delle loro valute. Ma la regolamentazione dell’uso della tecnologia da parte della banca centrale in modo tale da impedire operazioni che soltanto il parlamento può legalmente decidere ha sinora rallentato il processo verso la dematerializzazione delle valute. 

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