La farsa europea continua

25/10/2016

George Friedman, celebre esperto di geopolitica, così riassume la storia della rinuncia dell’Unione Europea al trattato con il Canada per l’opposizione della Vallonia:

«Nel 1830, su forte pressione dell’Inghilterra, fu creata una nazione artificiale fra la Francia e l’Olanda: il Belgio. Era composta di due gruppi etnici che si detestavano a vicenda, e la costituzione richiese che i loro due parlamenti dovessero sempre trovarsi d’accordo su qualunque decisione. Questo mise la nazione in condizioni di stallo perenne.

L’Unione Europea ammise il Belgio come stato membro, senza badare al fatto che il Belgio non fosse uno stato nazionale unico e fosse sempre in stallo sulle decisioni. Non riuscendo a creare consenso per istituzioni che potessero imporre alcunché ai singoli stati membri, gli Europei si diedero poi la regola che le decisioni di qualche importanza dovessero esser prese all’unanimità. Così il non-stato di Vallonia oggi può bloccare il trattato fra l’Europa e il Canada. La geopolitica d’epoca napoleonica è tornata a guidare le decisioni dell’Europa di oggi!

Gli Europei ridono dell’attuale campagna elettorale in America. Ma le elezioni americane finiscono l’8 novembre. La farsa europea continua».

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