Nuovo accordo
sul bacino del Nilo?

19/05/2010

19 maggio 2010   Dopo oltre 10 anni di discussioni su come modificare il vecchio Trattato del Nilo del 1929, Etiopia, Uganda, Tanzania, Ruanda e Kenia hanno firmato il nuovo trattato, con seria preoccupazione dell’Egitto. Manca ancora la firma di Sudan, Burundi e Repubblica Democratica del Congo, che però pare firmeranno.   Il trattato del 1929 dava al Cairo diritto di veto su qualsiasi progetto lungo il Nilo che potesse interferire con il normale fluire delle acque – che scorrono per un tratto lungo oltre 6000 km dal lago Vittoria al Mediterraneo. Il nuovo trattato stabilisce la creazione di un comitato di controllo e di gestione composto dai rappresentanti dei nove paesi del bacino del Nilo (vedi mappa a lato), e il potere di veto verrà abolito.     L’Etiopia, da cui proviene l’85% dell’acqua del Nilo, intende sfruttare maggiormente il fiume per produrre energia, mentre il Kenia vorrebbe creare impianti di irrigazione per aumentare la produzione di cibo e dare acqua anche alle case.   L’economia egiziana è totalmente dipendente dal Nilo, e per questa ragione il Cairo osserva con molta attenzione la costruzione di centrali idroelettriche nell’Africa Orientale. Con ogni probabilità il Cairo continuerà ad opporsi al nuovo trattato, che rischia di avere grave ripercussioni sulla sua economia.

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