Nuove regole finanziarie
nell'Unione Europea

10/12/2009

Il 2 dicembre 2009, dopo lunghe ore di discussioni infuocate, i ministri delle finanze dell’UE hanno trovato un accordo per la creazione di tre agenzie – una a Londra, una a Francoforte e una a Parigi - che avranno il compito di controllare rispettivamente le banche, le assicurazioni e i mercati finanziari.   La crisi finanziaria globale ha messo in luce le debolezze del sistema finanziario europeo,  fra cui la presenza di tanti organismi regolatori indipendenti - uno in ogni singolo stato – il che ha causato un enorme ritardo nel decidere come reagire all’ultima crisi, amplificandone gli effetti. Non è semplice per i singoli stati passare il controllo del sistema bancario a terzi. Il sistema bancario europeo è altamente interconnesso con i governi e le aziende e quindi spesso le regole di prudenza non vengono intenzionalmente applicate per stimolare la crescita del commercio e dell’industria. Le nuove agenzie di supervisione  avranno il compito di coordinare il lavoro dei supervisori nazionali a livello Europeo. Le singole istituzioni finanziarie non finiranno sotto il controllo delle nuove agenzie, ma continueranno ad essere controllate dai propri supervisori nazionali. Le uniche istituzioni che saranno poste sotto il controllo dei supervisori europei saranno le agenzie di rating, quasi tutte statunitensi. Quando gli stati membri paventeranno una crisi – secondo  parametri ancora da definirsi – i tre supervisori entreranno in possesso di poteri straordinari, che varieranno con il variare dei parametri che indicano lo stato di crisi.   Se uno stato riterrà dannosa o errata qualche iniziativa dei regolatori durante la crisi, dovrà raccogliere le prove e discuterle nella riunione dei ministri delle finanze dei paesi membri. La decisione finale verrà presa con una votazione a maggioranza semplice. Dato che i meccanismi dell’UE sono tradizionalmente basati sul consenso unanime, è molto difficile che i membri votino contro la volontà chiaramente espressa da un altro stato membro.  

Lascia un commento

Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!

Accedi

Non sei ancora registrato?

Registrati

I vostri commenti

Per questo articolo non sono presenti commenti.