Timide riforme in Arabia Saudita

29/09/2009

Il re saudita Abdullah non ha preso parte al G-20 di Pittsburgh del 24-25 settembre perché doveva inaugurare l’Università delle Scienze e della Tecnologia Re Abdullah, nel villaggio di Thuwal, 50 km a nord di Jeddah.
 
In questo nuovo campus ragazze e ragazzi potranno mischiarsi liberamente, le donne non dovranno portare veli e potranno guidare. Si tratta di una delle scelte più rivoluzionarie del monarca, che ha recente avviato le prime timide riforme in Arabia Saudita. Al momento già 800 studenti da tutto il mondo – solo il 15% è di origine saudita – si sono iscritti alla nuova università.
 
Coloro che frequenteranno l’Università delle Scienze e della Tecnologia riceveranno una generosa borsa di studio e uno stipendio. La nuova facoltà è dotata dei migliori computer del Medio Oriente e di 10 spettrometri per la risonanza magnetica. Le lezioni – tutte in inglese – saranno concentrate soprattutto sulle scienze - informatica, biotecnologie e ingegneria - e l’università cercherà di creare un contatto diretto con il mondo del lavoro.
 
L’Arabia Saudita si trova di fronte ad un dilemma epocale, in quanto necessita di riforme immediate ma ogni cambiamento rischia di scontrarsi con la mentalità ultraconservatrice che domina nel paese sin dalla sua fondazione. La monarchia saudita sta cercando di iniettare un po’ di liberalismo nella società per cambiare a poco a poco il tessuto ultraconservatore senza creare scosse repentine che potrebbero provocare un’ondata di malcontento generale. Così facendo Riyadh spera di crearsi una classe manageriale qualificata e di ridurre la dipendenza dall’estero.
 
Nonostante l’approccio graduale sicuramente non mancheranno i problemi.
Gli elementi più conservatori prima o poi inizieranno ad alzare la voce ed a criticare le riforme. Sia l’establishment religioso che la polizia religiosa – meglio conosciuta come Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio (o più comunemente Mutawwa) - vedono nelle attuali riforme un tentativo di erodere il carattere islamico del paese e quindi vi si opporranno con decisione. In ogni caso il cambiamento interesserà soltanto le elite del paese, dato che il resto del sistema scolastico rimarrà invariato, e basato sugli studi coranici.
 
 

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