A chi andrà l'Opel?
si candida il fondo belga RHJ

28/08/2009

La scorsa primavera il governo tedesco si era pronunciato in favore dell'offerta  di acquisto del 55%  dell'Opel  da parte  del  tandem  Magna International (partner industriale canadese) e Sberbank (partner finanziario russo), dunque l'accordo  sembrava raggiunto, soltanto in  attesa  di  firma. Ma l’americana GM, proprietaria della Opel e in  stato di fallimento, ha rifiutato l’offerta, con grande irritazione del governo tedesco.  

 In attesa  del passaggio  di proprietà,  la Opel  viene mantenuta  in attività grazie a  un consorzio bancario e al governo tedesco,  che la finanziano.

 S ritiene che  la GM  preferisca  vendere al fondo  belga  proprio   perché   questo  non è interessato a  gestire  aziende automobilistiche,   dunque non intende diventare un concorrente della GM,  ma intende  fare a pezzi  l' azienda,  ridurre il personale,    vendere  gli immobili e le attività accessorie, e rivendere ad un partner industriale  l'azienda ridotta all'osso,  al core business.   Il partner industriale interessato potrebbe  essere la stessa GM,  che potrebbe ricomperarsi  - o tenersi -   il core business ridotto all'osso.

 La decisione della GM non può non  avere il placet  anche dal governo americano,  che sta  finanziando  la GM  da quando questa  è in condizione  fallimentare, e ne è perciò il maggiore azionista.   Se la Opel venisse  ristrutturata in modo da licenziare  molti  dipendenti,  la prossima campagna elettorale della   Merkel  potrebbe risentirne.   Ma il governo americano non ha probabilmente nessun interesse a dare una mano alla Merkel in campagna elettorale,   dopo il  netto  rifiuto opposto alla richiesta di Obama  di aumentare  l'impegno della Germania in Afghanistan.  E non ha  nessun interesse a veder rafforzata la collaborazione  industriale e  finanziaria  fra la Germania e la Russia,  per far concorrenza  alla GM. 

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