Metaverso, che cos’è?

30/03/2023

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(Da una serie di articoli per RANE Worldview, marzo 2023).

Non esiste una chiara definizione comune di "metaverso". Il termine è usato per indicare tecnologie di realtà aumentata e virtuale, ma anche per altre tecnologie di intelligenza artificiale e di comunicazione.

L’azienda Meta definisce il metaverso come "la prossima evoluzione nella connessione sociale, il successore dell'Internet mobile". Il dizionario Merriam-Webster lo definisce "un ambiente virtuale persistente che consente l'accesso e l'interoperabilità di più realtà virtuali individuali". Il Parlamento europeo lo ha definito "un mondo 3D virtuale immersivo e costante in cui le persone interagiscono attraverso un avatar per godersi l'intrattenimento, fare acquisti ed effettuare transazioni con cripto-valori, o lavorare senza alzarsi dal proprio posto".

Il metaverso può dunque essere pensato come un insieme di mondi o ecosistemi digitali che utilizzano e riuniscono le seguenti aree tecnologiche:

-          Modellazione 3D: per la creazione di gemelli digitali di oggetti e luoghi, avatar digitali di persone, creazione digitale di realtà diverse dalla nostra, ad esempio draghi o angeli. Il paese polinesiano di Tuvalu, ad esempio, sta creando un gemello digitale delle sue isole per preservare il suo patrimonio e mostrare i cambiamenti climatici, poiché l'innalzamento del livello del mare minaccia di sommergere l’intera nazione insulare.

-          L’Intelligenza artificiale (AI), con tutte le tecnologie associate, tra cui l'IA generativa, il riconoscimento vocale, la traduzione linguistica in tempo reale, aumenteranno la funzionalità delle applicazioni del metaverso.

-          Realtà aumentata (AR): le tecnologie di realtà aumentata contribuiranno a colmare il divario tra il mondo reale e il metaverso. Ciò potrebbe, ad esempio, consentire a due diversi spettatori di assistere allo stesso evento apparentemente fianco a fianco, ma con un solo spettatore presente in persona.

-          Interfacce cervello-computer: per far comunicare i computer direttamente con l'attività elettrica del cervello umano, come previsto dal progetto Neuralink di Elon Musk. È probabilmente una prospettiva più lontana rispetto alle altre. Ma forse nel futuro tali tecnologie di interfaccia cervello-computer aiuteranno le persone a controllare i propri avatar e inserire (e ricevere) informazioni.

-          Risorse digitali e/o token non fungibili (NFT): risorse cruciali per molti mondi virtuali, dalle opere d'arte ai beni immobili digitali che verranno venduti e acquistati nei mondi virtuali.

-          Valute digitali e/o criptovalute: le valute digitali, le criptovalute e le piattaforme per effettuare transazioni di compravendita di beni virtuali nel mondo digitale.

-          Tecnologie di ‘registro distribuito’ (ad esempio blockchain): usate per i ‘contratti intelligenti‘ dematerializzati e per le criptovalute, sono fondamentali per lo sviluppo dell’economia e per creare applicazioni decentralizzate.

-          Internet of Things (IoT): contribuirà a combinare i mondi virtuali con i mondi fisici, grazie a sensori e altri dispositivi. I dispositivi IoT potrebbero ad esempio registrare e trasmettere i dati di un evento sportivo e convertirli in una versione digitale visualizzata in 3D per partecipanti all’evento in modo virtuale.

-          Realtà virtuale (VR): tecnologie che per ora offrono il modo più coinvolgente per interagire con il metaverso.

-          5G, 6G e oltre: perché le persone si integrino in un mondo virtuale occorrerà un'elevata larghezza di banda, dunque saranno necessarie tecnologie di telecomunicazione e Wi-Fi più avanzate per sostenerle. Alcuni casi d'uso, come l'utilizzo di applicazioni metaverse per interventi chirurgici, richiederanno anche connessioni affidabili a bassa latenza.

Negli ultimi 20 anni l'industria dei giochi è stata in prima linea nel creare mondi immersivi, sempre più utilizzati per applicazioni simili al metaverso. Oggi i videogiochi sono uno spazio privilegiato per la pubblicità e l'inserimento di prodotti di intrattenimento paralleli, ad esempio concerti musicali. Un’indagine di luglio 2020 ha rilevato che la metà dei bambini e adolescenti statunitensi di età inferiore ai 16 anni utilizzavano i giochi e gli eventi virtuali della Roblox, azienda americana leader nei videogiochi. Nell'ultimo decennio sono emersi anche diversi mondi digitali incentrati sugli NFT, come Decentraland (dove le persone acquistano appezzamenti di terreno utilizzando una criptovaluta). In tali piattaforme hanno acquistato terreni virtuali anche Samsung, Adidas, Miller Lite e PricewaterhouseCoopers.

Le tecnologie del metaverso possono essere utilizzate anche per collaborazioni di lavoro a distanza, formazione professionale e scolastica, assistenza aziendale ai clienti. I governi e le aziende possono creare gemelli digitali delle operazioni reali per simulare e testare vari scenari, ad esempio vedere come una città o una fabbrica reggerebbe in diverse condizioni ambientali (come gravi inondazioni). La visione di Mark Zuckerberg di una nuova piattaforma di social media in cui tutti camminano e parlano tra loro in un mondo virtuale è per ora irrealistica, ma potrebbe non esserlo fra qualche lustro.

Siemens sostiene di aver creato un gemello digitale di una fabbrica che sta costruendo in Cina per simularne le condizioni di funzionamento, rendendo possibile un incremento di produttività del 20% e un aumento di capacità produttiva del 200%. Citibank stima che l'economia del metaverso potrebbe raggiungere i 13 trilioni di dollari entro il 2030.

Come agiranno i governi per regolamentare i mondi virtuali?

I governi hanno centinaia di anni di esperienza nel regolamentare società e imprese, ma ora la sfida del metaverso è la sua decentralizzazione. La tecnologia decentralizzata non può essere facilmente bloccata dai governi poiché non esiste uno specifico server da chiudere o una singola organizzazione in grado di controllare e manipolare le informazioni. Nell'agosto 2022 l'Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro americano ha sanzionato Tornado Cash, un popolare mixer di criptovaluta utilizzato dall’organizzazione criminale nordcoreana Lazarus, ma non ha potuto disattivarne la catena di registro, il blockchain.

La crescita del metaverso creerà enormi difficoltà normative dei dati personali. I governi saranno certamente attenti nei confronti dei giganti della tecnologia e dei social media (come Meta e Google), ma molte piattaforme di servizio del metaverso saranno decentralizzate, rendendo particolarmente difficile la regolamentazione da parte degli stati.

In alcuni casi il decentramento dei dati nel metaverso può aumentare la privacy dei dati, se adeguatamente crittografati. La normativa statale si basa sul presupposto che una qualche organizzazione controlli sempre i dati e il flusso di informazioni. Ma questo potrebbe non avvenire nel metaverso. Una piattaforma potrebbe avere il monopolio su una certa parte del metaverso ed essere gestita da un'organizzazione senza scopo di lucro, ma essere elaborata su una blockchain decentralizzata che nessuno può controllare in tutte le sue parti.

L'aumento delle barriere normative e fisiche accelererà la frammentazione di Internet globale. Le differenze di regolamentazione del cyberspazio tra Stati Uniti, Europa, Russia e Cina continuano a crescere. Alcuni paesi svilupperanno proprie tecnologie del metaverso e ostacoleranno le piattaforme decentralizzate, troppo difficili da controllare. La Cina diventerà probabilmente un esempio chiave di centralizzazione del metaverso.

Nel 2020 la Cina ha lanciato il Service Network (BSN) basato su blockchain, che gli sviluppatori cinesi possono utilizzare quando lanciano le proprie app. Ma a differenza degli altri sistemi blockchain BSN è centralizzato e non ha una criptovaluta associata. A settembre 2022 la Cina ha lanciato una versione globale del BSN chiamata BSN Spartan Network, e ora tenta di farla divenire lo standard per i paesi che aderiscono alla Belt and Road Initiative (BRI), consentendo alle aziende cinesi di utilizzare la BSN Spartan Network per fornire metaverso e altri servizi. Le tecnologie del metaverso cinese potrebbero essere adottate come parte delle campagne di investimento della Cina nei paesi BRI, e fungerebbero da moltiplicatore di forza per gli investimenti cinesi in generale. Pechino spera che le app sviluppate dalle aziende cinesi per funzionare sulla rete Spartan, comprese le app del metaverso, alla fine saranno in grado di competere facilmente all'estero e diventare un'alternativa a quelle occidentali. 

La Cina e l’intera Asia saranno probabilmente più veloci nell'adottare servizi online di tipo metaverso rispetto agli Stati Uniti e all’Europa. Alcune aziende cinesi, inclusi giganti della tecnologia come Tencent e Alibaba, stanno investendo in vari mondi virtuali. I servizi digitali cinesi saranno sempre più utilizzati in molte parti del mondo. Le recenti mosse degli Stati Uniti per vietare la app cinese TikTok – intrecciata con il metaverso – dimostrano l'attenzione di Washington alla questione.

In Occidente l’espansione dei mondi virtuali non farà che rafforzare la polarizzazione sociale in atto da oltre 20 anni. Sarà stagione aperta di attacchi informatici e di mondi virtuali alternativi che prenderanno di mira i governi. I legislatori occidentali stanno discutendo come le piattaforme di social media e le società di Internet dovrebbero regolamentare la disinformazione, ma se i social media diventassero decentralizzati nel metaverso non ci sarebbe più nessuna entità capace di regolamentare i contenuti. Paesi come Russia, Iran e Cina potrebbero creare piattaforme nel metaverso non regolamentato e decentralizzato, rivolte a gruppi estremisti in Occidente, capaci di utilizzare servizi di traduzione in tempo reale, AI e voci sintetiche per consentire a una persona di lingua russa o cinese di comunicare perfettamente con persone di lingua inglese o francese nel metaverso.

Però più popolare diventerà il metaverso nei prossimi anni, più "crimini informatici" di libera espressione saranno commessi contro governi autocratici come quello cinese e russo. Insomma, la regolamentazione del metaverso è una brutta gatta da pelare per tutti. 

La tecnologia decentralizzata non può essere facilmente bloccata dai governi poiché non esiste uno specifico server da chiudere o una singola organizzazione in grado di controllare e manipolare le informazioni.

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