Stati Uniti e Messico alleati per produrre semiconduttori

18/02/2023

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Gli Stati Uniti intendono creare una filiera regionale di produzione di semiconduttori come alternativa alle importazioni dall’Asia. La produzione di chip all'avanguardia è incredibilmente costosa e complicata e solo poche aziende dominano il mercato globale.

I semiconduttori sono utilizzati in migliaia di prodotti, dai beni di consumo (computer, cellulari, automobili, ecc.) alle attrezzature militari e ai satelliti per le comunicazioni. Ma le apparecchiature per la loro produzione provengono da sole cinque società. Tre di queste (Applied Materials, Lam Research Corp. e KLA Corp.) sono negli Stati Uniti, le altre sono l'olandese ASML e la giapponese Tokyo Electron. ASML detiene il monopolio sui macchinari necessari per realizzare i semiconduttori più avanzati.

Nel 2022 Washington ha approvato il Chips and Science Act, che ha stanziato 52,7 miliardi di dollari per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di microchip. Ha inoltre approvato l'Inflation Reduction Act, che finanzia la produzione di veicoli elettrici e relativi chip in Nord America. A fine gennaio 2023 gli USA hanno convinto il Giappone e i Paesi Bassi a collaborare per limitare le vendite di tecnologia dei semiconduttori alla Cina.

Il governo americano sta cercando di convincere i produttori di chip a trasferirsi in Nord America. Global Foundries, Intel, Samsung Foundry, TSMC e Texas Instruments stanno costruendo nuovi impianti di produzione di semiconduttori a New York, in Texas, Arizona e New Mexico.

Il settore automobilistico degli USA è integrato con quelli di Canada e Messico. Perciò i tre paesi hanno concordato di sviluppare un'iniziativa congiunta per la produzione e la distribuzione di chip, a partire dalla fornitura dei minerali di base. Il ministro degli Esteri messicano stima che almeno un quarto delle importazioni dall'Asia potrebbe essere sostituito dalla produzione nordamericana, potenziata dall'accordo di libero scambio USA-Messico-Canada.

Il Messico ha già avviato incontri con diplomatici giapponesi e olandesi per discutere di investimenti per la produzione di semiconduttori in Messico, nella Baja California. Intel, Skyworks Solutions, Texas Instruments e Infineon Technologies operano già in Messico nella ricerca e sviluppo di chip sempre più potenti. Foxconn, il più grande produttore mondiale di elettronica per conto terzi, ha già stabilito una sede in Messico per essere più vicino ai clienti del Nord America.

Il Messico sta inoltre collaborando con il National College of Professional Technical Education per preparare lavoratori qualificati per la produzione di chip. L'industria messicana e gli istituti di istruzione superiore stanno collaborando con l'Arizona State University allo stesso scopo. 

Un possibile ostacolo alla cooperazione USA-Messico è il grande incremento degli investimenti cinesi in Messico che, come mostra il grafico qui accanto, per ora superano di gran lungo quelli degli USA e del Canada. Gli Stati Uniti non vogliono che la Cina entri nei progetti di sviluppo e produzione dei futuri chips. Ma su questo argomento l’accordo con il Messico non è ancora stato raggiunto. 

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