Industria ‘green’, gli USA non agevoleranno le imprese europee

13/02/2023

Il 7 febbraio 2023 il ministro dell'economia tedesco Robert Habeck e il suo omologo francese Bruno Le Maire hanno dichiarato, dopo un incontro con il segretario al tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen, di aver compiuto progressi nei colloqui con l'amministrazione Biden per migliorare la cooperazione con gli Stati Uniti su sovvenzioni all’industria ‘verde’ e disinnescare i timori di una guerra commerciale USA-UE. Le parti avrebbero concordato "piena trasparenza" e "comunicazione costante" su sussidi specifici e l’intenzione di lavorare insieme per allineare le iniziative di riduzione della dipendenza dalla Cina per la fornitura di materiali come il litio.

Le dichiarazioni di Habeck e Le Maire dimostrano che non esiste spazio di trattativa per consentire alle aziende europee di beneficiare dei sussidi verdi statunitensi e che perciò l'attenzione dei colloqui UE-USA si è spostata sull'allineamento delle strategie industriali, in modo che il crescente protezionismo su entrambe le sponde dell'Atlantico non porti a una disputa commerciale.

I paesi dell'UE lavoreranno sui loro piani industriali, nell’ambito del Green Deal europeo, per aumentare la capacità produttiva verde e tecnologica con sussidi propri, il che significa che i paesi più indebitati (come l’Italia) si troveranno in grandissime difficoltà per riuscire a sovvenzionare in proprio ricerca e sviluppo green, col rischio di perdere ogni competitività sui mercati e veder decadere rapidamente la propria economia.

 

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