La prudenza dell’Uzbekistan

04/01/2023

Il petrolio e il gas rappresentano circa il 16% del prodotto interno lordo dell’Uzbekistan e circa il 20% delle entrate dello stato. Il principale cliente è la Cina, ma anche l’Europa può ricevere il gas uzbeko tramite i gasdotti che attraversano la Russia e il Kazakistan. I giacimenti di petrolio e di gas dell’Uzbekistan sono molto vasti, ma poco sfruttati. Nonostante le sue grandi riserve, l’Uzbekistan è diventato un importatore netto di idrocarburi. È il paese più popoloso dell'Asia centrale, ha un complesso industriale relativamente ben sviluppato che consuma molta energia. Le condutture e tutte le altre infrastrutture sono obsolete, in stato di semiabbandono, producono sempre meno.

Circa il 90% dell'elettricità del Paese è prodotta da centrali termiche che funzionano a gas naturale. Le entrate del governo derivanti dalle esportazioni di gas diminuiscono, ciò nonostante è difficile anche aumentare la produzione di elettricità nelle centrali in modo tale da far fronte all’aumento delle richieste. Il governo è quindi alla ricerca di modi per risolvere il problema.

L’Uzbekistan è un paese senza sbocco sul mare e non può permettersi di investire in nuovi progetti, non ha capitali da investire. Potrebbe diventare un hub di transito, e Russia e Kazakistan sarebbero partner ideali. Esiste già un sistema di gasdotti che passa dal Turkmenistan attraverso l'Uzbekistan e il Kazakistan fino alla Russia, con una capacità di trasporto di 55 miliardi di metri cubi all'anno. La Russia è da secoli un partner chiave dell’Uzbekistan per il commercio, gli investimenti e le rimesse. Tuttavia, l'Uzbekistan esita ad aderire formalmente al sindacato del gas fra i paesi dell’Asia centrale, così come proposto recentemente dal governo russo. L'Uzbekistan ha ottenuto l'indipendenza dopo la caduta dell'Unione Sovietica ed è ipersensibile al mantenimento della sovranità. La diversificazione dei partner è essenziale per mantenere l'indipendenza.

Da tempo cresce l'interesse – economico e geostrategico – da parte di Stati Uniti e Unione Europea per trattati commerciali con i paesi dell’Asia centrale. La Cina ha già un’ampia cooperazione con l’Uzbekistan e sta costruendo ferrovie che interconnettono tutta l’Asia centrale. L’Uzbekistan preferisce prender tempo e non legarsi ulteriormente alla Russia, né prender posizioni nel conflitto in Ucraina. Aspetta che passi la guerra, o che si aprano più possibilità di diversificazione.

 

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