Argentina, ecco il gas!

30/12/2022

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I produttori che estraggono petrolio e gas dalle scisti di Vaca Muerta in Argentina stanno finalmente assistendo a una rapida crescita. A ottobre la produzione di petrolio ha raggiunto i 269000 barili al giorno, il 42% in più di un anno fa; quella di gas è aumentata dell’11% rispetto a un anno fa. Le autorità puntano a raggiungere 700000 barili al giorno e 140 milioni di metri cubi di gas entro il 2030, estratti soltanto dalle scisti della provincia in cui si trova Vaca Muerta, oltre alle produzioni tradizionali dai giacimenti in altre parti del paese. Il raggiungimento di tali obiettivi richiederà investimenti sostanziali e la realizzazione di grandi infrastrutture. 

La produzione potenziale dell'Argentina è immensa. Nel 2013 il la US Energy Information Administration ha stimato che il paese avesse 27 miliardi di barili di olio di scisto tecnologicamente recuperabile e 23 trilioni di metri cubi di riserve di gas di scisto tecnologicamente recuperabili. Nell'agosto 2022 il governo argentino ha annunciato nuovi piani per concedere vantaggi fiscali e doganali alle società di esplorazione e produzione di petrolio al fine di accelerare l'importazione di attrezzature e macchinari (come pompe e impianti di perforazione) necessari per soddisfare la crescente domanda dei produttori di petrolio e gas che operano in Vaca Muerta. Il governo sta anche discutendo modifiche alla legge sugli idrocarburi per aiutare a incrementare gli investimenti.

I prezzi tecnici di pareggio per la produzione di petrolio e gas naturale da scisti nella regione di Vaca Muerta sono scesi a livelli competitivi grazie all’innovazione tecnologica. Ora sono meno di $ 40 al barile e $ 2 per mmBtu, paragonabili ai prezzi di pareggio negli Stati Uniti.

A breve termine, l'aumento della produzione di petrolio e gas dipenderà fortemente dallo sviluppo dei gasdotti. L'Argentina mira a costruire in due fasi l'enorme gasdotto Nestor Kirchner da 3,4 miliardi di dollari che collega la provincia di Neuquen alla provincia di Buenos Aires e ad altre province settentrionali. Il governo ha avviato il processo ad aprile, ma le difficoltà politiche e burocratiche dell'Argentina potrebbero comportare ritardi. Le accuse di corruzione possono far deragliare o ritardare la realizzazione del progetto. 

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