La (poca) efficacia della guerra aerea

22/12/2022

Da un articolo di George Friedman per GPF, 20 dicembre 2022.

 

I Russi hanno avviato attacchi aerei concentrati sull'Ucraina, basati sull'uso di droni. L'obiettivo sono le infrastrutture civili e industriali, in primis gli impianti elettrici. L'obiettivo è rendere ardua la sopravvivenza nelle città ostacolando i rifornimenti di cibo, il riscaldamento e ogni altro servizio al fine di costringere gli Ucraini ad arrendersi o almeno per indebolire le loro difese di fronte a un successivo attacco via terra per occupare il territorio. L'attacco aereo ha anche una dimensione psicologica, fiacca il morale a forza di vittime e di disagi, fino a convincere alla resa singole città o l’intero paese. L’attacco aereo è una strategia a basso costo e di maggiore efficienza rispetto all'uso della fanteria.

Il problema di questa strategia, però, è che è stata provata molte volte ed ha sempre fallito.

I Tedeschi cercarono di obbligare la Gran Bretagna alla capitolazione con il bombardamento massivo di Londra all'inizio della Seconda guerra mondiale. I danni e i morti furono tanti, ma gli Inglesi non si arresero. Più tardi gli Americani e gli Inglesi lanciarono attacchi aerei combinati per spezzare il morale dei civili e distruggere le infrastrutture tedesche. Fallirono. L’indagine sui bombardamenti strategici alleati condotta dopo la fine della guerra ha mostrato che la produzione tedesca aumentava durante e dopo gli attacchi aerei.

Gli Stati Uniti condussero campagne aeree per danneggiare la forza industriale del Vietnam del Nord. Verso la fine della guerra, Hanoi fu devastata dagli attacchi dei B-52, ma il Vietnam del Nord non capitolò.

Tutti questi attacchi furono affidati a piloti addestrati e motivati, che avevano a disposizione i migliori aerei dell’epoca. I motivi del fallimento sono chiari e spiegano i risultati. Gli aerei erano vulnerabili da parte delle difese contraeree delle città. L’intelligence sulla posizione delle fabbriche e delle infrastrutture era imprecisa. Gli aerei e le munizioni non erano costantemente disponibili, il che dava al nemico un po' di respiro fra un attacco e l’altro. Forse la cosa più importante è che gli attacchi alimentavano lo spirito di resistenza della popolazione, aumentando l’ira contro il nemico. I danni venivano riparati. Gli attacchi aerei a tappeto contro la fanteria e l’artiglieria erano soltanto marginalmente efficaci, perché  le forze di terra venivano disperse e camuffate.

L'attacco aereo della Russia alle infrastrutture e alle concentrazioni urbane ucraine ha un vantaggio rispetto agli attacchi precedenti: i droni hanno un certo grado di precisione. Ma la loro identificazione degli obiettivi si basa sull'intelligence, che può diventare obsoleta nei minuti in cui il drone è già in volo. Inoltre l'intelligence viene raccolta in un ambiente urbano disordinato, cangiante e ricco di ostacoli, dove è più probabile che i droni vengano abbattuti.

Il punto più importante è che la potenza aerea non può conquistare e mantenere il terreno, per questo occorrono le forze di terra. I Russi dipendono quindi da un successivo assalto di terra con artiglieria e fanteria. La guerra urbana contro un nemico che conosce bene le condizioni del terreno è molto impegnativa. Le probabilità che la potenza aerea possa risolvere questo problema sono scarse oggi come nelle guerre precedenti. Le forze di terra dovranno affrontare, come sempre, un nemico ben trincerato. La fanteria russa appena addestrata, per quanto sovrastante per numero e potenza di fuoco, difficilmente sarà all'altezza delle forze ucraine  sul terreno. 

Lascia un commento

Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!

Accedi

Non sei ancora registrato?

Registrati

I vostri commenti

Per questo articolo non sono presenti commenti.