CSTO in crisi

26/10/2022

L'Organizzazione del Trattato per la Sicurezza Collettiva (CSTO) ha iniziato l’anno col successo di una prova di forza:  il dispiegamento di truppe in Kazakistan sotto comando russo per sedare disordini politici sanguinosi. Meno di un anno dopo il blocco, che secondo la Russia dovrebbe essere la risposta eurasiatica alla NATO, sta affrontando uno dei suoi momenti più difficili. Dei cinque partner di Mosca che appartengono al CSTO, soltanto la Bielorussia ha fornito sostegno all'invasione dell’Ucraina da parte della Russia. I due membri più dipendenti dalla Russia della CSTO, Kirghizistan e Armenia, non hanno nascosto la loro irritazione per l'inerzia del blocco durante i gravi conflitti alle loro frontiere: quello col Tajikistan per il Kirghizistan, quello con l’Azerbaigian per l’Armenia.

IL Kirghizistan ha annullato bruscamente le esercitazioni militari della CSTO che avrebbero dovuto svolgersi nel suo territorio dal 10 al 14 ottobre e non ha accettato l’invito a partecipare ad un convegno a Mosca in occasione del compleanno di Putin. "Non è chiaro di che tipo di sicurezza regionale si possa parlare quando, anno dopo anno, le azioni della leadership del Tagikistan...minano la pace e l'armonia tra i popoli dei paesi dell'Asia centrale", ha dichiarato su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri del Kirghizistan Chingiz Kustebaev.

Il Kazakhistan condivide un confine di 7644 chilometri con Mosca. I Russi non hanno nascosto la loro rabbia per la posizione neutrale dei Kazakhi nella guerra in Ucraina e temono che il Kazakhistan voglia abbandonare il CSTO.

L’Armenia il mese scorso ha invocato l'articolo 4 del trattato del blocco – che regola la difesa collettiva – durante gli aspri scontri con l'Azerbaigian. Gli scontri del 13-14 settembre e del 28 settembre hanno ucciso più di 200 soldati in totale da entrambe le parti e hanno visto le città dell'Armenia vera e propria, non solo del Nagorno-Karabakh, affrontare pesanti bombardamenti. Ma la richiesta di aiuto dell'Armenia è rimasta nel vuoto. Tuttavia è improbabile che gli Armeni lascino l'ombrello di sicurezza di Mosca senza una reale alternativa, visto il loro isolamento nella regione.

Il CSTO si è sviluppato dal Trattato di sicurezza collettiva (CST) dei primi anni '90, che includeva anche Azerbaigian, Georgia e Uzbekistan, oltre agli attuali membri del blocco. Ma Azerbaigian, Georgia ed Uzbekistan non sono diventati membri del CSTO, creato nel 2002. L'Uzbekistan si è unito al gruppo nel 2005, ma ha lasciato di nuovo sette anni dopo. 

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