Per cambiare gli equilibri nel mondo, la Cina deve cambiare se stessa

21/10/2022

Da un articolo di Antonia Colibasanu per GPF.

 

Il sistema cinese è sotto pressione non soltanto per la sua dipendenza dagli Stati Uniti, ma anche per i cambiamenti nelle relazioni con i paesi in via di sviluppo. Le economie emergenti dell'Africa e del sud est asiatico non si allineano più a uno dei grandi paesi egemoni come la Cina o gli Stati Uniti e altri. Stanno a guardare l'evolvere della guerra economica globale, evitando ogni schieramento. Si rendono conto che il conflitto in corso fra Occidente e Oriente non tocca soltanto la Russia.

La lotta attuale non è tra due stati ma tra due sistemi di governo della società e dell’economia. Entrambi hanno origine nel 1944, verso la fine della seconda guerra mondiale, anche se entrambi hanno subito grandi modifiche da allora.

L'Occidente ha adottato modelli di mercato e di democrazia sostanzialmente liberi, pur se regolati. Detta le regole del mercato e definisce i diritti individuali, poi lascia che il mercato si sviluppi da solo, controllato dalla democrazia elettorale. La Cina ha un sistema di governo che mira a fornire il massimo dei benefici alla maggior parte della popolazione attraverso il controllo della maggior parte delle attività.

Nonostante siano completamente diversi, questi due sistemi sono stati complementari nel gestire l’ordine economico globale dal 1972 fino ai primi anni 2000. Il modello cinese ha sradicato la povertà assoluta nel paese e ha fatto della Cina una grande potenza economica. Gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo fondamentale nel consentire e sostenere il commercio e gli investimenti a livello mondiale. Il dollaro stabile, la tecnologia americana e la potenza militare statunitense hanno garantito la sicurezza globale, rendendo più facile alla Cina utilizzare la sua abbondanza di manodopera per diventare il produttore più economico del mondo. Gli Stati Uniti hanno vinto la  Guerra fredda contro l'Unione Sovietica anche grazie ai buoni rapporti con la Cina. Entrambi i modelli hanno dunque avuto successo, ispirando le economie in via di sviluppo.

Alla fine della  Guerra fredda gli ex stati sovietici e satelliti dell'Europa orientale hanno adottato il modello occidentale, mentre la Russia ha adottato un ibrido dei due. Le grandi economie emergenti come l'Indonesia, il Brasile e l'India hanno dato priorità a combattere la disuguaglianza, conseguenza dei fallimenti del mercato. In America Latina e Africa la maggior parte degli stati ha accolto con maggiore o minore convinzione il modello economico del loro investitore più generoso, visto che l'esplosione del commercio e degli investimenti permetteva la convivenza pacifica dei due sistemi.

La crisi finanziaria del 2008 e la conseguente grande recessione hanno segnato la fine della pacifica convivenza fra i due sistemi. Quando i mercati globali falliscono, gli stati hanno urgente bisogno di limitare i fallimenti a casa propria, ridurre al minimo i danni e, in generale, soddisfare le aspettative del pubblico. Ma il sistema occidentale e quello cinese erano diventati troppo interdipendenti per fornire una risposta condivisa ai problemi globali e riuscire anche a proteggere le loro popolazioni. Con la polarizzazione delle società e delle nazioni ogni stato ha sviluppato strategie per limitare le ricadute di nuove crisi globali.

La cooperazione tra Stati Uniti e Cina è stata sostituita dalla concorrenza e dal confronto. La crisi della catena di approvvigionamenti dovuta alla pandemia ha accelerato l'attuazione di misure protezionistiche. L'invasione russa dell'Ucraina e le sanzioni occidentali hanno reso inevitabili sia l'accelerazione del processo sia l’aumento dell’incertezza.

Sia gli Stati Uniti che la Cina stanno tentando di salvare e riformare i loro modelli di governo, le basi del loro sviluppo e la loro influenza globale. L'Occidente sta affrontando un'elevata inflazione e la prospettiva di una crisi energetica senza precedenti, data l’dipendenza europea dal gas naturale russo. Stati Uniti, Europa e Giappone provano ad affrontare insieme i problemi, riunendosi nei formati del G7 e dell'UE, che possono fungere da base per soluzioni comuni.

La Cina, invece, si trova relativamente isolata. Il compito più urgente del congresso del partito di quest'anno è ripristinare la crescita economica. La Cina dipende troppo dal mercato statunitense per rischiare le sanzioni avvicinandosi alla Russia. Ma gli Stati Uniti non sono amici, perché vogliono rafforzare il proprio peso nell'industria dei semiconduttori.

Mentre gli Stati Uniti (e l'Occidente in generale) mandano aiuti militari e finanziari in Ucraina e distribuiscono denaro in patria per far fronte all'impennata dei prezzi dell'energia, la Cina limita i finanziamenti ai progetti della Belt and Road Initiative, chiave di volta per la sua influenza in Eurasia e Africa. Xi ha presentato a inizio 2022 la sua Global Security Initiative, cioè un piano per un nuovo ordine globale, che però pone grande enfasi sui principi e non offre grandi strumenti per realizzarli.

La lotta tra i modelli socioeconomici americano e cinese continuerà con l'intensificarsi della guerra economica globale. La Cina eviterà un confronto diretto con gli USA. Per riscrivere le regole globali Pechino preferisce la sottigliezza, agendo all'interno delle Nazioni Unite. La Cina ha fatto pressioni con successo affinché il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite decidesse di dare la priorità ai diritti collettivi, come la garanzie di sussistenza economica, rispetto ai diritti individuali come la libertà di parola e di associazione. Inoltre la Cina cercherà di assicurarsi un ruolo più importante negli oceani Indiano e Artico, dove le norme sono più flessibili che nell'Atlantico o nel Pacifico.

Per avere successo fuori casa, tuttavia, la Cina deve rimanere stabile internamente e ciò richiede riforme al suo modello. Ecco perché l'attuale congresso del Partito Comunista è importante.

La Cina dipende troppo dal mercato statunitense per rischiare le sanzioni avvicinandosi alla Russia. Ma gli Stati Uniti non sono amici, perché vogliono rafforzare il proprio peso nell'industria dei semiconduttori

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Hu Jintao: ex-president escorted out of China party congress BBC, 22/10/2022 https://www.bbc.com/news/world-asia-china-63355950 Segnale sull'orientamento delle prossime riforme del sistema cinese?