Africa: la Russia sgomita e scaccia i Francesi

09/06/2021

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La Francia ha preservato sino ad ora una forte influenza economica e culturale sulle ex colonie in Africa, che hanno mantenuto il francese come lingua ufficiale. Mantiene anche una forza di sicurezza contro il terrorismo di matrice islamica nel Sahel, soprattutto in Mali, impegnata in quella che oggi si chiama operazione Barkhane. Ma proprio in Mali i Francesi hanno sospeso dal 3 giugno ogni forma di cooperazione militare, dopo il colpo militare del colonnello dei Servizi speciale Assimi Goita, anticipato da grandi manifestazioni anti-francesi nella capitale Bamako, in cui i manifestanti invocavano la collaborazione con la Russia.

Ora la Francia ha annunciato la sospensione di ogni cooperazione militare con la Repubblica Centroafricana a causa di una campagna anti-francese alimentata dai mercenari russi del gruppo Wagner, che operano anche in Mali, in Libia e in tutte le altre zone calde del Sahel.

Non è ancora del tutto chiaro l’obiettivo di questa campagna anti-francese della Russia in Africa: può essere un’avanzata tattica per poi sedersi a negoziare con la Francia e con l’Unione Europea sull’intera gamma dei rapporti fra Russia e UE, oppure può essere la conquista stabile di posizioni di controllo in vista di future sfide con tutte le potenze globali, dalla Cina agli USA. Una cosa è comunque certa: la lotta egemonica fra le grandi potenze si è spostata dal Medio Oriente all’Africa. Dovremo occuparcene a lungo.

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