La scarsità globale di alcuni beni

La pandemia ha portato al blocco o al rallentamento delle attività produttive e al contemporaneo rallentamento della richiesta di alcuni prodotti d’uso corrente, ad esempio l’abbigliamento. Altri prodotti però hanno avuto un picco di richiesta, soprattutto quelli legati alla sanità e al mondo digitale. Ora che nei paesi avanzati la situazione sta tornando alla normalità, alcuni prodotti sono così scarsi da rappresentare un problema a livello geopolitico, oltre a rappresentare un rischio di fiammate inflazionistiche.

C’è grande scarsità di microprocessori, che obbliga a rallentare le produzioni di automobili, cellulari e PC. C’è grande scarsità di rame, c’è grande scarsità di plastiche. Nonostante le campagne anti-inquinamento, la pandemia ha grandemente aumentato l’uso di plastica usa e getta in tutto il mondo. Ma c’è anche una (transitoria) scarsità globale di pollame e di salsa di pomodoro, entrambe dovute al rallentamento del lavoro negli allevamenti, nell’agricoltura e nelle fabbriche di trasformazione dei prodotti agricoli a causa della pandemia. C’è carenza di cloro, usato per i disinfettanti.

E c’è scarsità di addetti a una serie di servizi che con la pandemia hanno avuto molto sviluppo. C’è scarsità di magazzinieri e di trasporti e trasportatori quasi ovunque nel mondo. Questi servizi logistici oggi richiedono una notevole professionalità e la gestione con sistemi computerizzati avanzati, perciò non possono essere incrementati dall’oggi al domani, occorre tempo per sviluppare le professionalità necessarie. La carenza di servizi logistici fra presagire una futura carenza di benzina, di cui già si avvertono i primi segni.

Per la prima volta in quarant’anni l’economia delle società sviluppate si trova in condizioni di scarsità di offerta rispetto alla domanda. I ministri dell’economia sapranno evitare mosse che portino all’aumento della domanda proprio dei beni e dei servizi che già sono scarsi? Oggi lo stimolo va usato per favorire la produzione dei beni e dei servizi scarsi o di importanza strategica, non la domanda.