Spazio e detriti: una questione da affrontare

21/04/2019

Lo spazio attorno alla terra sta diventando pericoloso: i detriti spaziali sono ormai così tanti da mettere a rischio i satelliti dal cui buon funzionamento in orbita dipendiamo e sempre più dipenderemo: basti pensare ai sistemi di geolocalizzazione. E la gara allo spazio è appena gli inizi: fra qualche decennio le orbite spaziali saranno più affollate di un’autostrada nell’ora di punta, e molto più pericolose, perché i detriti vagano per lungo tempo e in modo imprevedibile dopo un lancio fallito o dopo l’abbandono di un satellite obsoleto.

Lo scorso marzo l’India ha lanciato un satellite in un’orbita bassa (a 300 chilometri) ma il lancio non è riuscito, il satellite si è spaccato e i suoi detriti rimarranno nello spazio per anni. È soltanto l’ultimo caso di creazione di detriti nello spazio, non certamente il primo. Le conseguenze del possibile danneggiamento dei satelliti che ci forniscono dati per la navigazione, le comunicazioni e la sicurezza potrebbero essere disastrose per la sicurezza dei trasporti, per le attività negli ospedali, nelle fabbriche e negli uffici del mondo intero.

Proprio perché i satelliti sono diventati di vitale importanza per l’economia e per la sicurezza, in varie parti del mondo si stanno approntando armi anti-satellite, capaci di distruggere i satelliti dei paesi rivali in caso di guerra, con potenziali conseguenze distruttive anche sui satelliti amici, data l’impossibilità di controllare i detriti. Non esistono regole né trattati internazionali per l’uso dello spazio, né a scopi pacifici né a scopo militare. La questione non è di secondario interesse, vale la pena iniziare a pensarci.

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