Geopolitica della Cina: il territorio

05/12/2018

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La Cina può essere considerata come un’isola, circondata non dall’acqua (salvo a est) ma da territori difficili da attraversare. La Cina vera e propria (la Cina degli Han) è circondata e protetta da un ampio involucro esterno di terreni inospitali. Immaginate che le montagne, le giungle e le terre incolte che circondano la Cina degli Han siano colorate come i mari, e avete la mappa che vedete qui accanto, da confrontare con la mappa sotto, che rappresenta invece la Repubblica Cinese in tutta la sua estensione.

 

Quando controlla il Tibet, lo Xinjiang, la Mongolia interna e la Manciuria, la Cina Han è virtualmente un’isola, con soli tre punti di potenziale attrito lungo i confini. A parte il tentativo dei Mongoli di invadere il Giappone e una grande offensiva marittima della Cina nell’Oceano Indiano nel XV secolo la Cina non è mai stata una potenza marittima nella sua lunghissima storia

C'è una linea in Cina chiamata isoieta da 15 pollici, a est della quale cadono più di 15 pollici di pioggia l’anno, mentre a ovest le precipitazioni annuali sono inferiori. La stragrande maggioranza dei Cinesi vive a est e a sud di questa linea, che delimita anche il cuore della Cina, patria dell’etnia Han, che il mondo chiama Cinesi. Oltre un miliardo di persone vive in quest'area, che è circa la metà degli Stati Uniti.

Il cuore della Cina è diviso in un’area sud in cui prevale la forma dialettale del cinese cantonese e un’area nord in cui prevale il mandarino, che è anche la lingua ufficiale dello stato. Questi dialetti condividono il sistema di scrittura per ideogrammi, ma sono reciprocamente poco comprensibili su base orale.

Il cuore della Cina contiene due grandissimi bacini fluviali, quello del Fiume Giallo a nord e quello dello Yangtse a sud, oltre a un terzo fiume minore a sud, il Fiume delle Perle. I tre bacini fluviali costituiscono la regione agricola della Cina. Ma la Cina ha soltanto un terzo della quantità media di terra arabile pro capite rispetto alla media mondiale, il che rappresenta l’elemento principale per capire la storia cinese moderna.

Un anello di regioni abitate da etnie diverse circonda il cuore della Cina Han, come si vede nella seconda mappa: il Tibet, lo Xinjiang, patria degli Uiguri musulmani, la Mongolia interna e la Manciuria, nome storico della regione a nord della Corea, che oggi comprende le province cinesi di Heilongjiang, Jilin e Liaoning. Storicamente queste regioni cuscinetto rimangono sotto la Cina quando la Cina è forte, ma si staccano appena la Cina si indebolisce. Il potere fortemente centralizzato e duramente gestito della Cina moderna ha promosso l’insediamento di molti Cinesi Han anche in queste regioni, il che ha originato una serie di attriti.

Storicamente i pericoli e le invasioni sono sempre arrivati dal nordovest, area che perciò la Cina cerca sempre di controllare e inglobare. La Cina Han è fertile e ricca di acque, è terra di agricoltori e commercianti, mentre le aree circostanti sono steppe e deserti, terre di nomadi e cavalieri. Nel XIII secolo i Mongoli di Gengis Khan invasero e occuparono per due secoli larga parte della Cina Han. Da allora la strategia cinese ha sempre mirato alla lenta e sistematica affermazione del proprio potere sulle regioni esterne, al fine di proteggere gli Han dalle incursioni. Questo è il primo imperativo della politica cinese

Nonostante lo squilibrio della popolazione fra centro fertile e periferia semi-desertica o montuosa, la Cina si considera estremamente vulnerabile alle invasioni. Oltre a fornire profondità strategica, le vaste regioni esterne offrono anche confini facilmente difendibili.

A sud il confine con il Vietnam è l’unico facilmente percorribile dagli eserciti e dai commerci. Ancora nel 1979 la Cina e il Vietnam hanno combattuto una guerra di confine e in alcuni periodi storici la Cina ha dominato il Vietnam. Il resto del confine meridionale, dove la provincia cinese dello Yunnan incontra il Laos e il Myanmar, è una giungla montuosa, difficile da attraversare, quasi priva di strade. Lo spostamento di forze attraverso questo confine è quasi impossibile. Durante la Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti costruirono la famosa Burma Road per raggiungere lo Yunnan e rifornire le forze di Chiang Kai-shek assediate dai Giapponesi, ma la costruzione fu così difficile che divenne leggendaria.

Il massiccio dello Hakakabo Razi, alto quasi 5900 metri, segna il confine tra Cina, Myanmar e India. La frontiera sud-occidentale della Cina è ancorata all’Himalaya là dove il Tibet, controllato dalla Cina, confina con l’India e con i due stati himalayani, il Nepal e il Bhutan. L’Himalaya costituisce una lunga barriera che corre lungo il confine con il Pakistan, il Tagikistan e il Kirghizistan finendo a Pik Pobedy (Picco della Vittoria), massiccio montagnoso alto 7439 metri che domina il confine con il Kirghizistan e il Kazakistan ed è difficilmente attraversabile, benché sia stato percorso da carovane fin dall’antichità (Via della Seta). È la sezione di confine con il Kazakistan a essere percorribile, ma attraverso passaggi stretti, che costituiranno anche in futuro la rotta principale tra la Cina e il resto dell’Eurasia, essendo l’unico passaggio terrestre agevole fra l’Asia Centrale e la Cina. Il confine con il Kazakistan si trova a quasi mille miglia dalle prime provincie del cuore Han, e il percorso verso il centro passa attraverso i territori musulmani scarsamente popolati della regione cinese dello Xinjiang, che sono un grattacapo per la Cina. La Via della seta ha sempre attraversato lo Xinjiang e il Kazakistan, non esistono percorsi alternativi.

Tutto il lungo confine settentrionale con la Mongolia e con la Russia, fino al Pacifico, è facilmente attraversabile. In effetti l’unica invasione riuscita della Cina ebbe luogo dalla Mongolia. Da allora la Mongolia interna e la Manciuria, regioni satelliti, hanno protetto la Cina Han da altri attacchi.

I Cinesi non hanno mai cercato di annettere aree più a nord per due motivi: le steppe e i deserti non offrono ripari né posizioni di difesa e gli spostamenti nord-sud sono difficili. Ciò che appare accessibile sulla carta, in realtà non lo è sul terreno. La Russia ha due linee ferroviarie che attraversano tutta la Siberia e raggiungono il Pacifico: la famosa Trans-Siberiana e la linea Baikal-Amur. A parte queste due linee, non esiste nessun altro trasporto né est-ovest, né nord-sud. La regione del nord più accessibile è quella che si affaccia sul Pacifico, compresa fra Vladivostok e Blagoveschensk. Questa regione ha trasporti ed è abitata, perciò qui potrebbe svilupparsi un eventuale futuro conflitto tra Cina e Russia. È anche l’area che confina con la penisola coreana, teatro dell’ultimo grande conflitto militare della Cina.

Riassumendo, quando controlla il Tibet, lo Xinjiang, la Mongolia interna e la Manciuria, la Cina Han è virtualmente un’isola, con soli tre punti di potenziale attrito lungo i confini: con il Vietnam a sud, nella parte di Manciuria orientale che tocca la Siberia e la Corea e in una stretta area sul confine col Kazakistan.

È interessante notare che, a parte il tentativo dei Mongoli di invadere il Giappone e una grande offensiva marittima della Cina nell’Oceano Indiano nel XV secolo, durata poco, la Cina non è mai stata una potenza marittima nella sua lunghissima storia. Prima del XIX secolo non aveva nemici in grado di attaccarla dal mare e di conseguenza non aveva interesse a spendere capitali per la costruzione di una flotta. Ora però le condizioni sono ben diverse, perciò la Cina sta investendo nel rafforzare le difese sui mari. Infatti il punto più vulnerabile della Cina dall’arrivo degli Europei, verso la metà del XIX secolo, è stata la sua costa.

Oltre alle invasioni di città costiere da parte di Europei i cui interessi commerciali erano sostenuti da forze limitate, la Cina ha avuto l’incontro militare più significativo con i Giapponesi che negli anni ’30 invasero e occuparono gran parte della Cina orientale oltre la ManciuriaMa in oltre 12 anni di guerra il Giappone non ottenne la capitolazione del governo cinese. La Cina Han, date le sue dimensioni e la densità della sua popolazione, non è facile da invadere. Né ha senso per la Cina invadere altri paesi: contenendo un quinto della popolazione mondiale, la Cina può facilmente chiudersi al mondo, come avvenne prima dell’ingresso forzato degli Inglesi nel XIX secolo e poi di nuovo sotto Mao Zedong. La Cina è una grande potenza, ma deve comportarsi in modo molto diverso da altre grandi potenze.

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