L’Iran alleato di Cina e Russia, secondo Shidore

24/11/2017

Nella visione di Sarang Shidore una alleanza strategica di Russia e Cina per distruggere l’egemonia degli USA vedrebbe partecipi altri paesi asiatici, primo fra tutti l’Iran. Ideologicamente ostile all’Occidente e ai suoi alleati regionali (Arabia Saudita e Israele), l’Iran sta attivamente attirando investimenti cinesi e collabora con la Russia alla sistemazione del Medio Oriente. Negli ultimi due anni Russia e Iran hanno condotto operazioni militari in Siria in stretto coordinamento fra di loro, entrambi per salvare il potere di Assad. L’Iran sarebbe felice di partecipare al progetto di demolizione della potenza del ‘Satana’ americano. Con l’Iran potrebbero allinearsi altri paesi islamici della regione, soprattutto il Pakistan.

E gli alleati certi degli USA stanno diminuendo. Gli USA stanno perdendo la Turchia, alleato storico con cui i rapporti sono ormai molto tesi. Il Giappone e la Corea del Sud, entrambi alleati storici degli USA, temono di irritare troppo la Cina e di subirne conseguenze dolorose, perciò preferiscono prendere le distanze dalle richieste americane. Altrettanto fanno le Filippine, altro paese tradizionalmente alleato. L’Australia è parte dell’Occidente per storia e cultura, ma i suoi legami economici e commerciali con la Cina sono ormai altrettanto importanti di quelli con gli USA. Anche i rapporti degli USA con l’Unione Europea non sono attualmente solidi come un tempo, come dimostrano i disaccordi sulle questioni del clima, dell’Iran, della Corea del Nord. L’Ungheria mostra ultimamente simpatie filo-russe, la Germania vuole mantenere ottimi rapporti commerciali con la Russia.

Occorrerà poi fare i conti anche con le grandi multinazionali delle alte tecnologie, del terrore, del narcotraffico, che hanno un impatto sugli equilibri globali di cui raramente si tiene conto, ma che è sempre più significativo.

Nella visione di Shidore il globo va nuovamente verso uno schieramento bipolare, anche se con divisioni molto meno nette di quelle della Guerra fredda. Da un lato ci sarebbero USA, Canada, Gran Bretagna, più probabilmente India, Australia e Giappone. Dall’altro Cina, Russia, Iran e probabilmente Pakistan. Gli altri paesi sarebbero non allineati, con propensioni oscillanti verso l’uno o l’altro polo, a seconda delle questioni sul tappeto. Le istituzioni sovranazionali attualmente esistenti verrebbero rivoluzionate per adeguarsi al nuovo ordine e all’esercizio delle nuove egemonie.

Però questo scenario non tiene conto di alcuni aspetti importanti, fra cui il fatto che le economie di USA e Cina sono già strettamente intrecciate e interdipendenti. Non sarebbe affatto facile creare sistemi di integrazione produttiva e commerciale che tenessero separate le sfere economiche dei due schieramenti.

Non è affatto certo che lo scenario presentato da Sharang Shidore si realizzi, ma vale la pena tenerlo presente come possibilità, se non altro per prepararsi a prevenire e contrastare eventuali manovre pericolose. 

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