La coalizione anti-ISIS traccia il percorso

23/07/2016

Si è conclusa la conferenza degli oltre 30 paesi che partecipano alla guerra contro l’ISIS, con la decisione di proseguire nell’attuale strategia di riconquista del territorio da parte delle forze irachene e siriane sul terreno, mentre i paesi dell’Occidente e la NATO forniscono intelligence e attacchi dal cielo. Sono state prese anche due decisioni nuove: la creazione di un osservatorio internazionale sul reclutamento di combattenti in Tunisia, che ha raggiunto livelli particolarmente allarmanti, e lo stanziamento di un aiuto di 2 milioni di dollari per soccorrere i profughi civili che si creeranno durante gli scontri. La strategia sta lentamente dando risultati: l’lSIS è in ritirata sia in Siria sia in Iraq, dove ha già perso Fallujia e Hawija. Sono previsti attacchi coordinati sul terreno per la liberazione di Raqqa in Siria e di Mosul in Iraq. Questo non porterà alla fine dell’ISIS, ma è un passo assolutamente necessario per indebolirne l’aura di invincibilità e rendere molto più difficile il reclutamento di nuove forze fra i giovani.

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