Un libraio sfida il governo cinese

22/06/2016

Il 18 giugno a Hong Kong il libraio Lam Wing-kee, di 61 anni, ha guidato una marcia di protesta di circa 5000 giovani. Lo scorso anno era stato sequestrato, così come altri librai di Hong Kong, nel suo noto negozio a Causeway Bay, che pubblica e vende libri proibiti in Cina, soprattutto a clienti che vengono dalla Cina. Hong Kong ha uno statuto speciale e gode di maggiore libertà del resto della Cina, per accordi stipulati col governo cinese per la restituzione di Hong Kong alla Cina da parte degli Inglesi, nel 1984.

Gli altri librai sono ritornati e hanno tenuto la bocca cucita, dicendo di essere andati in Cina per questioni personali e negando di essere stati rapiti. Lam è tornato per ultimo, ma non ha taciuto: ha subito convocato una conferenza stampa e ha rivelato di essere stato detenuto e duramente interrogato in Cina per tutto il periodo della sua sparizione. I rapitori volevano sapere i nomi degli autori di libri proibiti, spesso pubblicati sotto pseudonimo, e l’avevano riportato a Hong Kong perché recuperasse il dischetto con nomi e indirizzi dei clienti. I servizi di sicurezza sarebbero tornati a prenderlo, ma Lam ha subito convocato i giornalisti, ha narrato tutto alla TV. Migliaia di dimostranti si sono raccolti in sua difesa e i servizi di scurezza non hanno più osato toccarlo. Pare che gli altri librai sequestrati e rilasciati abbiano invece ceduto alle minacce e abbiano accettato di fornire i nomi. Il Consiglio Legislativo di Hong Kong, eletto localmente, ha protestato formalmente con il Governatore di Hong Kong, che invece è nominato dal governo cinese. La situazione è calda.

Non è la prima volta che i cittadini di Hong Kong scendono per le strade per protestare contro l’autoritarismo della Cina e per il mancato rispetto degli accordi che danno agli hongkoniani più libertà che agli altri cittadini cinesi. Pechino di solito cerca di giungere a un compromesso, per evitare che le proteste ingigantiscano. Per ora Lam è ancora libero e il suo negozio è ancora aperto. Quanto durerà?

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