La quarta rivoluzione industriale:
che cosa ci aspetta?

01/06/2016

Il giornalista tedesco Udo Gollub ha partecipato al summit tenuto alla Singularity University, celebre centro di formazione focalizzato sull’innovazione, che ha sede nella Silicon Valley e da qualche mese ha una filiale anche a Milano. Ne ha poi ricavato un lungo articolo, di cui riassumiamo le parti salienti.

-          Nel 1998 la Kodak aveva 170000 dipendenti e produceva l’85% dei rullini fotografici che venivano venduti nel mondo. Nel giro di pochissimi anni il suo modello di business è sparito e la Kodak ha dovuto chiudere. Nei prossimi dieci anni ciò che è accaduto alla Kodak accadrà a tante altre aziende, ma molti paiono non rendersene conto. Nel 1998 nessuno pensava che le macchine fotografiche col rullino sarebbero sparite, anche se le macchine fotografiche digitali erano già state inventate nel 1975. La prima aveva solo 10000 pixel ma la sua complessità si è moltiplicata a ritmi esponenziali, come è tipico delle tecnologie nuove. Perciò le fotocamere digitali sono state una delusione finché hanno raggiunto un livello tale che nel giro di pochissimo tempo hanno conquistato totalmente il mercato. Lo stesso fenomeno investirà ora molti altri settori e ci condurrà nella quarta rivoluzione industriale. Nell’arco dei prossimi 5-10 anni i software smantelleranno la maggior parte delle industre tradizionali. Due esempi: Uber è soltanto un software, non possiede neanche un’auto, ma al momento è la più grande compagnia di taxi al mondo e Airbnb è la più grande catena alberghiera al mondo, anche se non possiede neppure un hotel.

 

-          Nel campo dell’Intelligenza artificiale, i supercomputer stanno diventando davvero intelligenti, acquisendo la capacità di imparare facendo, come dimostrato dal programma AlphaGo di Google che ha battuto il migliore giocatore di Go al mondo dieci anni prima del previsto. Un altro esempio è IBM Watson, il supercomputer che, grazie a 1000 tecniche algoritmiche per la raccolta e la valutazione di dati strutturati e non strutturati, è in grado di rispondere con sicurezza, velocità e precisione a domande formulate in linguaggio naturale, con tutte le sue sfumature, modi di dire e metafore. In ambito legale IBM Watson può fornire pareri su questioni più o meno basilari in pochi secondi con una precisione del 90%, contro quella umana stimata al 70%. In futuro il 90% degli avvocati potrebbe scomparire, e forse rimarranno soltanto quelli altamente specializzati. Idem in ambito medico, dove Watson aiuterà a diagnosticare il cancro in maniera quattro volte più efficace. Si stima che nel 2030 i computer saranno più intelligenti degli umani.

 

-          Nel 2018 sarà messa sul mercato la prima macchina senza guidatore e l’industria automobilistica comincerà a risentirne entro pochi anni. Prima o poi non sarà necessario possedere un’auto: col nostro cellulare chiameremo una vettura che si presenterà nel luogo in cui ci troviamo e ci condurrà alla nostra destinazione senza bisogno di parcheggiarla, pagheremo solo per la distanza percorsa e durante il tragitto potremo occuparci d’altro. I nostri figli non prenderanno la patente di guida, né acquisteranno un’auto. Questo cambierà le città, perché ci servirà il 90%-95% di auto in meno e i parcheggi potranno essere riconvertiti, magari in parchi. Ogni anno nel mondo muoiono 1,2 milioni di persone in incidenti stradali, con una media di un incidente ogni 100000 chilometri; si stima che con le macchine senza guidatore il dato scenderà a un incidente ogni 10 milioni di chilometri, il che significa un milione di morti in meno all’anno. Senza incidenti le assicurazioni diventeranno cento volte più economiche e il modello sui cui si basa attualmente il business delle assicurazioni sarà costretto a sparire. A questo scenario le case automobilistiche che producono auto tradizionali – e che rischiano di finire sul lastrico − stanno tentando di rispondere migliorando le loro auto, mentre le aziende tecnologiche (Tesla, Apple, Google) stanno adottando un altro approccio, più radicale, per produrre dei computer con le ruote. Le auto elettriche diventeranno di uso comune entro il 2020 e le città saranno molto meno rumorose. L’elettricità diventerà estremamente economica e pulita grazie all’energia solare, che per trent’anni ha seguito un’evoluzione esponenziale di cui solo ora si avverte l’impatto. Il costo dell’energia solare diminuirà al punto che entro il 2025 le società carbonifere saranno fuori mercato.

 

-          Si sta perfezionando un dispositivo medico, chiamato Tricorder, che attraverso il cellulare scansiona la retina del paziente, esamina il campione di sangue e il fiato. A partire da questi elementi analizza 54 biomarcatori in grado di individuare quasi qualsiasi malattia. Sarà economico e perciò diventerà accessibile a chiunque, in ogni luogo del pianeta.

 

-          In dieci anni il prezzo della stampante 3d più economica è sceso da 18000 a 400 dollari. Nello stesso lasso di tempo è diventata cento volte più veloce. Le principali aziende produttrici di scarpe hanno già iniziato a usarle. Alla fine di quest’anno anche gli smartphone avranno la possibilità di stampare in 3d: presto ci si potrà scattare una foto al piede e stamparsi la scarpa su misura! Si prevede che entro il 2027 il 10% degli oggetti sarà prodotto con stampanti 3d. Nei prossimi anni il 70%-80% dei lavori attuali scomparirà, ma saranno necessarie nuove mansioni, che forse non potranno rimpiazzare in poco tempo tutte quelle cadute in disuso. D’ora in poi prima di progettare un prodotto ci si dovrà domandare: “Potrà essere usato in futuro, interagendo con il cellulare?” Se la risposta è no, meglio abbandonare il progetto. Qualsiasi idea di successo del XX secolo è condannata al fallimento nel XXI secolo.

 

-          In agricoltura si impiegheranno robot dal costo limitato, che consentiranno anche ai coltivatori dei paesi più arretrati di gestire la coltivazione invece di lavorare tutto il giorno nei campi. Coltivare richiederà molta meno acqua grazie all’aeroponica, lo sviluppo in serra di piante che non utilizzano né la terra né altro come sostegno, perché le radici vengono alimentate con sistemi di nebulizzazione di acqua arricchita da fertilizzanti minerali. Per quanto riguarda l’allevamento, già esiste la carne ‘coltivata’ in vitro, i cui costi di produzione dovrebbero calare notevolmente nel giro di pochi anni. Oggi il 30% delle terre coltivabili sono usate per l’alimentazione dei bovini; in futuro non occorrerà più tutto quello spazio. Inoltre diverse start-up stanno lavorando sull’alimentazione a base di insetti, che contengono più proteine della carne dei mammiferi.

 

-          Per quanto riguarda la sanità, quattro anni fa l’aspettativa di vita media nei paesi sviluppati era di 79 anni, ora è di 80 anni e aumenta ogni anno di 3 mesi. Prima o poi potremo vivere tutti a lungo, probabilmente più di cento anni.

 

-          Infine si aprirà a tutti l’accesso all’istruzione. In Africa e Asia esistono già modelli di smartphone da 10 dollari ed entro il 2020 il 70% delle persone ne avrà uno. Ciò significa che tutti avranno accesso a un’istruzione di base sfruttando piattaforme come la Khan Academy, che offre gratuitamente più di 4000 lezioni online sotto forma di video in varie lingue.

 

Ragazzi, non perdetevi d’animo: se siete pronti a cogliere le occasioni offerte dall’innovazione (senza dimenticare mai che il sommo valore è la vita), costruirete un nuovo mondo migliore dei precedenti! 

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