Islam e islamisti: sondaggio in dieci paesi

12/05/2016

La questione del rapporto tra islam e leggi dello stato continua a dividere il mondo musulmano. Lo dimostra un sondaggio del Pew Research Center realizzato in dieci paesi a maggioranza musulmana: Pakistan, Territori Palestinesi, Giordania, Malesia, Senegal, Burkina Faso, Turchia, Libano, Nigeria e Indonesia.

Al sondaggio, realizzato tra aprile e maggio 2015, hanno risposto 10194 persone, chiamate a esprimersi circa l’opportunità che le leggi del loro paese seguano rigorosamente gli insegnamenti del Corano, si ispirino semplicemente ai valori islamici, o non ne siano direttamente influenzate. Possiamo definire il primo gruppo quello degli ‘islamisti’ che vogliono lo stato retto dalla sharia, mentre gli altri due gruppi sostengono lo stato laico, anche se in forme più o meno aderenti alla tradizione religiosa. Come mostra il grafico a fianco, almeno la metà degli intervistati in Pakistan, Territori Palestinesi, Giordania, Malesia e Senegal sostiene che le leggi dello stato debbono attenersi scrupolosamente agli insegnamenti del Corano. In Pakistan e nei Territori Palestinesi la percentuale raggiunge rispettivamente il 78% e il 65%! È poi interessante vedere come queste convinzioni siano mutate negli ultimi anni: in Giordania la percentuale delle persone che sostengono che la legge dello stato dovrebbe uniformarsi alla sharia è scesa del 18% dal 2012, nei Territori Palestinesi si è passati dal 36% del 2011 al 65% del 2015.

In Indonesia, Libano, Turchia e Burkina Faso prevalgono posizioni più secolarizzate. In questi paesi almeno i due terzi delle popolazione pensa che la legge debba essere laica, o soltanto ispirata ai principi dell’islam. Il Libano rappresenta un caso a sé, poiché le posizioni divergono molto anche all’interno della stessa comunità musulmana, ma nel complesso soltanto un quarto dei musulmani libanesi vuole uno stato retto dalla sharia. La percentuale dei Libanesi che sostengono la laicità dello stato è molto più alta tra i giovani di 18-29 anni (tra i quali raggiunge quasi il 50%) che tra gli adulti di più di 50 anni (soltanto il 36% di laici).

In tutti i paesi la tendenza alla laicità è legata al livello di istruzione degli intervistati: in generale, le persone più istruite sostengono in maggioranza la necessità di svincolare le leggi statali dalla religione. 

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