La Russia ostacola l’apertura dell’Armenia al mondo

04/11/2015

Dopo l’abolizione delle sanzioni all’Iran, l’Armenia ha la possibilità di diventare terra di transito del gas e del petrolio iraniano verso la Georgia e il Mar Nero, ma le pressioni russe lo impediscono. 

L’Armenia è quasi totalmente isolata dal punto di vista economico e commerciale, perché non ha rapporti né con l’Azerbaigian né con la Turchia, entrambi paesi ‘nemici’ da cent’anni. Da un secolo il paese protettore degli Armeni è la Russia, fin dai tempi dello Zar. Il commercio con la Russia – che avviene tramite la Georgia − è fondamentale per l’Armenia, così come è fondamentale la presenza di una base militare russa sul suo territorio per scoraggiare eventuali aggressioni da parte dei vicini ostili.

L’isolamento diplomatico ed economico dell’Iran nello scorso decennio ha impedito lo sviluppo di scambi commerciali significativi, ma da alcuni mesi delegazioni iraniane hanno incontrato il governo armeno per sviluppare accordi commerciali e per pianificare la costruzione di una linea ferroviaria e di un elettrodotto ad alta tensione fra i due paesi. La Russia ha segnalato agli Armeni la propria opposizione a questi progetti, minacciando ritorsioni, così ora l’Iran ha deciso di costruire la ferrovia verso il Mar Mero non attraverso l’Armenia ma attraverso l’Azerbaigian, grande rivale dell’Armenia.

La russa Gazprom asserisce di avere il diritto esclusivo a usare le infrastrutture energetiche armene, in base a vecchi contratti. Gazprom possiede una quota importante della società di stato armena per il gas. Dallo scorso giugno possiede anche in toto il gasdotto già esistente fra Iran e Armenia.  

Alcuni Armeni di grande successo in Russia, con cittadinanza russa, condizionano la politica e l’economia armena per conto della Russia. Uno di costoro è Samvel Karapetyan, che possiede Tashir Group — l’azienda che ha recentemente acquistato dallo stato armeno il monopolio per la distribuzione dell’energia elettrica. Un altro è Ara Abrahamyan, presidente dell’associazione degli Armeni russi, che ha deciso di partecipare alle prossime elezioni in Armenia con un proprio partito. 

L’Armenia ha bisogno dell’aiuto politico e militare della Russia nella disputa territoriale con l’Azerbaigian (e con la Turchia) per il Nagorno-Karabakh. Nessun altro paese può garantire all’Armenia un aiuto davvero efficace in questa contesa, perciò finché sarà aperta la questione del Nagorno-Karabakh l’Armenia dipenderà dalla Russia. Il paese rimarrà ancora isolato, senza possibilità di esportare i suoi prodotti in Europa, legato a doppio filo alla Russia, anche se una parte dell’opinione pubblica armena inizia a protestare contro questo stato di cose e cerca rapporti diretti con l’Unione Europea, oltre che con l’Iran.

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