Siria e Yemen alla resa dei conti?

11/09/2015

In Siria la guerra civile sembra avvicinarsi a un punto critico: la definizione della sorte di Assad. I ribelli sunniti di varie fazioni, forniti di carri armati e di mezzi cingolati e appoggiati dall’aviazione della coalizione di forze internazionali, starebbero per conquistare un tratto della strada che collega Damasco alla costa e ad Aleppo, rinchiudendo Assad e le sue forze in un ristretto territorio attorno a Damasco (mappa di testata). Per questo entrambi gli sponsor di Assad, Russia e Iran, hanno proposto trattative nei giorni scorsi, per discutere e concordare la sorte di Assad e della parte di popolazione che lo sostiene e che teme ritorsioni e stragi. Nessuno ha raccolto la proposta apertamente, ma la Francia ha deciso di intervenire nel conflitto, per sedersi al tavolo delle possibili trattative. La Russia, che ha una base militare sulla costa siriana, a Tartus, ha inviato rinforzi militari ed è pronta a combattere contro chiunque per mantenere la sua base. C’è la diffusa convinzione che il governo di Assad abbia le ore segnate. Il Califfato Islamico nel frattempo mantiene il controllo sull’interno, nella regione a cavallo fra Siria e Iraq, e pare aspettare gli eventi, non pare proseguire la spinta verso ovest. Non è affatto chiaro quali siano i rapporti fra il Califfato e gli altri gruppi ribelli, non è chiaro se l’attuale coalizione di forze ribelli si sgretolerà subito dopo la caduta di Assad. 

In Siria la guerra civile sembra avvicinarsi a un punto critico: la definizione della sorte di Assad.

Anche in Yemen è pronto lo scontro finale per la riconquista di Sana’a da parte delle forze di governo, (mappa a lato) aiutate da truppe giunte dall’Arabia Saudita, il Marocco, l’Egitto, il Sudan, il Qatar e il Kuwait. Sono circa 10 000 militari, dotati di 30 elicotteri Apache da combattimento. I combattimenti contro gli Houthi sulle montagne attorno a Sana’a non saranno né brevi né facili. Gli Houthi verranno probabilmente respinti e contenuti all’interno della regione da loro tradizionalmente abitata, e fra i contendenti si giungerà all’ennesimo accordo diplomatico di breve durata. Durante il conflitto si sono rafforzati i miliziani di al Quaeda, terza parte nel combattimento in Yemen. Sia in Siria sia in Yemen durante la guerra civile si sono rafforzati gli islamisti più intransigenti, e non è oggi prevedibile che succederà con loro quando i conflitti primari fra i governi e gli insorti volgeranno alla fine. 

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