… e poi c’è il salvataggio
dell’Ucraina

04/06/2015

L’Unione Europea deve fare i conti non soltanto con la necessità di salvare la Grecia, ma anche l’Ucraina. A settembre e ottobre scadono 1,2 miliardi di euro di titoli di stato ucraini, a dicembre scade un debito di ben 3 miliardi di dollari con la Russia. Inoltre l’Ucraina deve finanziare un disavanzo commerciale medio mensile di almeno 5 miliardi di euro. L’Ucraina importa soprattutto macchinari e prodotti chimici, necessari non soltanto per il consumo ma anche per alimentare attività produttive. La Banca Centrale Ucraina ha soltanto 10 miliardi di dollari di riserve, perciò il governo sta negoziando le condizioni per il rilascio di una tranche di prestito del Fondo Monetario Internazionale a giugno. Secondo le ultime previsioni, l’economia ucraina si contrarrà del 9% nel 2015, a causa del conflitto nelle regioni secessioniste al confine con la Russia. Si tratta di un prestito globale di 17,5 miliardi di dollari da parte del FMI, da rilasciarsi a tranche, ma è meno della metà dell’ammontare necessario per coprire le necessità dell’Ucraina per i prossimi tre anni.

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