Der Ewige Jude
Scheda di approfondimento

05/11/2014

Presentato come documentario scientifico, Der Ewige Jude (“L’eterno Ebreo”) fu invece uno dei più influenti film di propaganda del regime nazista, realizzato per veicolare messaggi politici ben precisi, primo fra tutti la necessità di eliminare gli ebrei, in quanto esseri pericolosi e subumani.

Gran parte delle immagini furono girate nei ghetti della Polonia occupata, dove le condizioni di vita erano poverissime e inevitabilmente malsane. Le scene di degradazione sociale e sanitaria, frutto delle discriminazioni messe in atto dai Tedeschi stessi, erano volte a esplicitare la negatività della razza ebraica, ripetutamente associata ad animali – ragni, piovre, mosche, ratti – portatori di malattie e distruzione.

In uno schema che resta costante per tutto il “documentario”, queste figure bestiali vengono contrapposte al modello positivo dell’uomo ariano, sostenendo l’immutabilità di alcuni tratti della "razza ebraica", parassita della cultura sempre pronto a infiltrarsi nel mondo occidentale per contaminarlo e dominarlo. Molte manifestazioni culturali considerate incompatibili con l’ideologia nazista – tra cui l’arte moderna, il socialismo, l’“oscura pseudo-scienza” di Albert Einstein − vengono infatti associate all'influenza ebraica.

La capacità dell’ebreo e della sua cultura degenerata di insinuarsi e di nascondersi – il pericolo invisibile, che non sempre riusciamo a distinguere, ma che è in mezzo a noi – è esemplificata dalla scena in cui vengono mostrati quattro ebrei, prima con la barba e in costume tradizionale, poi rasati e con indosso moderni vestiti da uomini d’affari, mentre la voce narrante spiega che solo un “occhio addestrato” può riconoscere le caratteristiche ebree.

La sceneggiatura è di Eberhard Taubert, mentre la regia fu affidata da Goebbels a Fritz Hippler, già parte del Ministero della Propaganda con il compito di supervisione e censura dei film da proiettare nelle sale del Reich. Der Ewige Jude debuttò nei cinema tedeschi il 28 novembre 1940 e in seguito divenne addirittura parte del programma obbligatorio delle attività della Gioventù Hitleriana e dell’addestramento delle SS, della polizia e delle truppe del partito. Ancora oggi, in Germania, ne è vietata la proiezione pubblica. 

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