Nuova diga
sul Nilo?

02/05/2010

20 aprile 2011

Il 2 aprile 2011 il premier etiope Meles Zenawi ha dato il via alla costruzione di una diga (vedi mappa a lato) che dovrebbe estendersi su una superficie molto vasta (due volte il lago più grande dell’Etiopia) e avere una capacità di 5,25 GW, dichiarando che anche i paesi limitrofi (e soprattutto l’Egitto) ne beneficeranno dato che pagheranno meno l’energia elettrica.

Quasi tutta l’acqua del Nilo proviene dagli altipiani etiopi, dove si trovano le sorgenti del Nilo Azzurro. L’Etiopia finora non ha mai usato questa risorsa strategica con decisioni unilaterali, ma ora che l’Egitto non ha un governo ed ha altre preoccupazioni più urgenti, l’Etiopia ha deciso di inaugurare progetti di sfruttamento in proprio delle acque .

Da tempo i paesi dell’alto Nilo – Burundi, Congo, Kenya, Ruanda, Tanzania e Uganda – vorrebbero modificare il trattato del 1959  che favorisce l’Egitto, soprattutto perché dopo decenni di crescita demografica elevata la popolazione dei loro paesi sorpassa di gran lunga quella dei paesi del basso Nilo – 240 milioni contro 130 milioni di Egitto e Sudan.

L’Etiopia ha ancora il problema del finanziamento: le banche cinesi sono disposte a coprire il costo delle turbine e del materiale elettrico ma pare che manchino ancora $3 miliardi (su un totale di$4,8 miliardi) per portare a termine il progetto. Anche la Banca Mondiale ha rifiutato il prestito ad Addis Abeba, perché il progetto non ha l’accordo delle aziende energetiche dei paesi circostanti. Nonostante abbia a proprio favore l’orografia e l’occasione politica, forse l’Etiopia dovrà rinunciare al progetto per mancanza di fondi.

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