Riprendono i sequestri in Libano

01/04/2011

Il 23 marzo 2010 sette ciclisti estoni sono stati rapiti da alcuni uomini mascherati a bordo di due furgoni Mercedes nella valle del Bekaa, in Libano. È preoccupante: negli anni ’80 i rapimenti ai danni di stranieri (francesi, tedeschi, americani e anche sud-coreani) a scopi politici furono frequenti.

Considerata la dinamica, è probabile che il rapimento sia stato premeditato: nella valle Bekaa è molto forte la presenza di Hezbollah e di altri gruppi palestinesi radicali come il Comando Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

I servizi segreti estoni, in collaborazione con le intelligence occidentali, cercano di scoprire i colpevoli: finora sono stati arrestati due persone sospette che appartengono a un gruppo estremista vicino al regime libico. Non è da escludere, infatti, che Gheddafi abbia nuovamente deciso di ricorrere al terrorismo per contrastare l’intervento NATO in Libia.

Spesso in passato erano criminali comuni i responsabili dei rapimenti, ma poi consegnavano gli ostaggi a organizzazioni terroristiche come Hezbollah, specialmente a Beirut e nella valle Bekaa.

Per ora non è ancora chiaro se si tratta di un semplice rapimento a scopo di denaro oppure di un atto di terrorismo appoggiato dalla Libia.

 

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