Siria e Iran
accordo su Hezbollah

01/12/2010

Il 27 novembre 2010 il primo ministro libanese Saad al-Hariri è volato a Teheran per discutere con i vertici della Repubblica Islamica del verdetto del Tribunale Speciale per il Libano sull’omicidio di suo padre Rafiq al-Hariri (assassinato nel 2005) – che a quanto pare considera Hezbollah responsabile dell’accaduto. 

Pochi giorni prima (il 21 novembre) il presidente saudita Abdulaziz bin Abdullah si era recato a Damasco per ottenere da Assad l’impegno di tenere a freno Hezbollah – che ha minacciato di occupare Beirut nel caso che il Tribunale la incrimini. Per spingere Damasco a collaborare Riyadh è disposta a riconoscere l’egemonia siriana sul Libano. Anche il premier turco Erdogan ha incontrato il leader di Hezbollah Nasrallah per avere rassicurazioni sulle intenzioni degli sciiti. 

Attualmente l’Iran ha una grandissima influenza su Hezbollah, e la Siria ha interesse a ridurre l’influenza iraniana, se vuole mantenere l’egemonia sul Libano. È probabile che Damasco e Teheran abbiano trovato un accordo, come testimoniano i recenti cambi al vertice di Hezbollah.

Negli ultimi mesi Nasrallah, considerato troppo ‘moderato’ da Teheran, era stato esautorato all’interno di Hezbollah in favore di elementi più radicali e fedeli alla Repubblica Islamica – ad esempio lo sceicco Naim Qasim e lo sceicco Nabil Qawuq, fino a poco fa al comando delle forze di sicurezza nel Libano meridionale. Di recente però Qawuq è stato privato dell’incarico e trasferito negli uffici di Hezbollah a Beirut, e Nasrallah ha ripreso in mano la situazione – tant’è che è riuscito a far nominare suo cugino Hashim Safieddine al posto di Qawuq – impegnandosi a mantenere la calma nel paese al momento del verdetto.

L’Iran non vuole rinunciare al controllo su Hezbollah, perché è un’importante pedina da usare contro Israele e gli Stati Uniti. Con la minaccia di scatenare una crisi in Libano tramite Hezbollah, Teheran ha preteso maggiori concessioni in Iraq – ovvero più potere per gli Sciiti filo-iraniani a scapito dei Sunniti.

Può sembrare paradossale ma Damasco deve raggiungere un accordo con la Repubblica Islamica soprattutto per evitare lo scoppio di un nuovo conflitto fra Libano e Israele – che indebolirebbe la sua posizione in Libano e accrescerebbe ulteriormente l’influenza iraniana nella regione.  

A cura di Davide Meinero

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