Unione doganale
fra Russia, Bielorussia e Kazakistan

04/01/2010

Il primo gennaio 2009 è entrata in vigore la nuova unione doganale fra Russia, Bielorussia e Kazakistan. I dazi sugli scambi commerciali fra i tre paesi membri sono stati rimossi mentre è stata creata una barriera tariffaria comune per tutti i prodotti provenienti dall’esterno. Con questa mossa, la Russia potrà espandere l’influenza economica in Bielorussia e Kazakistan.  

Gli scambi commerciali fra Russia, Bielorussia e Kazakistan sono intensi, e i tre paesi continuano ad intrattenere forti legami in diversi settori chiave - dall’agricoltura all’industria manifatturiera all’energia. Questo è dovuto non solo alla vicinanza, ma anche al fatto che all’epoca dell’Unione Sovietica non esistevano confini fra i tre stati: la maggior parte delle infrastrutture ancora utilizzate oggi erano state studiate per favorire l’integrazione. Dopo la dissoluzione dell’URSS i tre stati hanno continuato ad avere rapporti di libero scambio nonostante ciascuno di essi abbia creato i propri organi di governo, banche centrali separate, diversi sistemi monetari e diversi regimi tariffari.

L’unione verrà implementata in diverse fasi: il primo gennaio sono entrati in vigore i dazi doganali sulle merci estere, e il primo luglio prossimo verrà varata la nomenclatura doganale comune. I tre paesi devono ancora trovare l’accordo sulle possibili variazioni dei dazi sui prodotti “sensibili” – soprattutto sui prodotti petrolchimici, farmaceutici ed agricoli. A breve verrà stilata una lista dei “beni sensibili” su cui ogni paese si riserverà il diritto di porre il veto o effettuare cambiamenti.
 
Bielorussia e Kazakistan aumenteranno le loro tariffe doganali per portarle al livello di quelle russe – si stima infatti che il 90% dei nuovi dazi si baseranno sugli attuali dazi russi (il Kazakistan aumenterà i dazi  su oltre 3.000 prodotti). Gli aumenti renderanno le importazioni più care, e quindi Bielorussia e Kazakistan saranno inevitabilmente spinti a importare più prodotti dalla Russia.
 
I presidenti di Russia, Kazakistan e Bielorussia hanno poi dichiarato di voler dar vita ad “uno spazio economico unico” entro il primo gennaio 2012: di fatto questo significa che Minsk e Astana allineeranno le proprie economie a quella russa negli anni a venire - ad esempio il vicepremier bielorusso Andrei Kobyakov ha annunciato che la Banca Nazionale Bielorussa ridurrà i tassi di interesse per allinearsi alla politica della Banca Centrale Russa.  
 
Kirghizistan, Tagikistan e Armenia hanno già dichiarato di voler entrare a far parte dell’unione doganale. Peraltro anche Viktor Yanukovich, candidato ucraino filorusso (attualmente in testa nei sondaggi), ha dichiarato che in caso di vittoria farà immediatamente domanda per l’ingresso nell’unione.
 
A cura di Davide Meinero

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